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Pd, Letta: «Congresso non sia un X Factor per segretari»

Alla Direzione del Pd: «Discutiamo di tutto ma simbolo rimanga com'è. Faremo opposizione intransigente e costruttiva. Saremo alternativa alla destra»

Pd, Letta: «Congresso non sia un X Factor per segretari»

Per il Congresso servono “tempi giusti, non deve essere né un X Factor sul miglior segretario da fare in 40 giorni ma nemmeno un Congresso che rinvia alle calende greche”. Così Enrico Letta alla Direzione del Pd. E sottolineando: “Discuteremo di tutto nel percorso costituente ma amo questo simbolo, sono perché il simbolo rimanga così com’è perché racconta il servizio fatto all’Italia”.

“Guiderò questo processo con massima determinazione e sarò in campo per costruire l’inizio dell’alternativa e l’opposizione, per amore del Pd, per arrivare in fondo al processo nel modo migliore possibile assumendomi tutte le responsabilità e garantendo neutralità tra candidati”, ha affermato.

“Far nascere il Pd è stato un grande successo: è stata, è e sarà una storia positiva per il Paese”, ha detto ancora Letta, aggiungendo: “Dobbiamo parlare di futuro, voglio proporvi un ragionamento sul futuro. Questa Direzione parla al futuro”.

Elezioni 2022 e nuovo governo

C’è solo un partito che ha vinto le elezioni, Fratelli d’Italia. Per il resto sono state raccontare delle bugie”, ha detto quindi, ricordando che “la prima vita del Pd è stata di opposizione, lo dico per chi ci accusa di essere stati sempre al governo, e abbiamo mandato a casa il governo Berlusconi dopo tre anni di forte e dura opposizione. Da quella esperienza è nata la capacità pugnace del nostro partito”.

“Siamo stati gli unici a costruire un progetto elettorale in alternativa alla destra. Non è stato vincente ma gli elettori ci hanno chiesto di costruire questa alternativa. E’ un mandato per il futuro”, ha affermato ancora Letta.

Sulle donne il fallimento della nostra rappresentanza è chiaro ed evidente, rispetto al quale non ho molto da aggiungere. Questo rappresenta il senso di un partito che non ha compiuto il salto in avanti necessario”, ha affermato senza mezzi termini. E ha aggiunto: “Rispetto alle scelte che avremo davanti in Parlamento non è possibile tornare indietro rispetto alla necessità di avere capi gruppi parlamentari di rappresentanza femminile, rispetto alla necessità di mandare un messaggio con un governo per la prima volta guidato da una donna”.

“Dal punto di vista dalla mia analisi, dico che c’è stato un brusco cambio di scenario attorno a noi che ha profondamento influito e questo cambio di scenario è avvenuto a febbraio di quest’anno. Se io ripenso alla fine di gennaio a come eravamo dopo la rielezione di Mattarella, momento bello della nostra vita istituzionale, noi eravamo in una condizione ben diversa. Ma poi si è sviluppato un cambio scenario dovuto alla guerra”, ha continuato Letta in Direzione. “Noi siamo stati dalla parte della storia, non rinnego le posizione prese” ma “dalla minaccia russa è nata un’instabilità, forse siamo intervenuti troppo tardi su certi temi, fatto sta che la crescita di queste paure hanno condizionato fortemente il quadro sociale attorno a noi”.  

In ogni caso, “noi oggi cominciamo un percorso congressuale ma questo è intimamente connesso al lavoro di opposizione che da oggi comincia, dobbiamo vestire da subito i panni dell’opposizione perché il mandato che ci ha dato il voto è quello di essere la guida dell’opposizione”. “Faremo un’opposizione intransigente e costruttiva”, ha sottolineato.

“Chi aveva immaginato una infinita luna di miele per la Meloni e la destra non ha colto fino in fondo quello che sta accadendo, il deterioramento del quadro economico e sociale, la recessione che aspetta il Paese, le paure e le preoccupazioni che necessitano tutt’altro che un governo di profonda debolezza politica che sembra fare capolino”, ha affermato quindi Letta. “Per il governo fanno più notizia i no che riceve piuttosto che le liste di attesa e la ressa per entrare. Questo è già indicativo, un governo che riceve dei no così significativi dimostra di per sé la sua difficoltà”, ha spiegato il segretario del Pd.

“Non abbiamo ancora sentito dalla Meloni e dalla destra parole chiare su come saranno i vaccini Covid nei prossimi mesi, vogliamo sapere e dire che per noi la protezione dei cittadini è assolutamente fondamentale”, ha detto ancora Letta.

“Giudicheremo il governo per quello che farà ma l’impressione è che qualunque idea programmatica è venuta già meno rispetto alle tante promesse di campagna elettorale”, ha sottolineato aggiungendo: “Lo dico con grande chiarezza, anche se non ci sarò io a guidare i passaggi dei prossimi anni: quando questo governo cadrà, noi chiederemo le elezioni anticipate. Nessun altro governo di salvezza nazionale. Noi saremo nettamente alternativi a questa destra”, ha detto.

fonte: Adnkronos

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