sabato,Maggio 18 2024

‘Ndrangheta a Cosenza, quando Umberto Bellocco conferiva a Franco Pino le doti di mafia

Il boss è deceduto pochi giorni fa nella casa circondariale di Milano Opera, dove si trovava in regime di carcere duro

‘Ndrangheta a Cosenza, quando Umberto Bellocco conferiva a Franco Pino le doti di mafia

di Giuseppe Baglivo

Ha giocato un ruolo anche su alcune dinamiche criminali e mafiose del Vibonese, il boss di Rosarno Umberto Bellocco, deceduto sabato all’età di 85 anni in un ospedale del Nord Italia dove si trovava ricoverato per l’aggravarsi di alcune patologie. In precedenza si trovava detenuto nella casa di reclusione Milano Opera in regime di carcere duro (41 bis). 

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Il nome di Umberto Bellocco è legato ad alcune vicende fondamentali nella storia della ‘ndrangheta: la creazione del grado mafioso di “Diritto e Medaglione” che sarebbe stato conferito negli anni ’80 personalmente dal boss dell’omonimo clan di Rosarno a diversi personaggi fra i quali l’allora capobastone di Cosenza Franco Pino (per come dallo stesso ampiamente ammesso nelle sue confessioni da collaboratore di giustizia); il conferimento della dote di “santista” in carcere a Trani, nella notte di Natale del 1983, a Pino Rogoli, che diventerà poi il fondatore – con il permesso dello stesso Bellocco e di Carmine Alvaro di Sinopoli – della Sacra Corona Unita, nata per contrapporsi in Puglia all’espansione della camorra di Raffaele Cutolo; il conferimento del grado di “santista” a Pino Scriva di Rosarno, primo collaboratore di giustizia della ‘ndrangheta negli anni ’80

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