Dai diamanti non nasce niente, l’arte “rigenerata” di Alberico Paolo Salerno
L'artista cosentino che si ispira a Burri e Fontana debutta in Campania con un'esposizione di dieci opere realizzate con materiali in disuso
Alberico Paolo Salerno dalla valle del Crati trova ospitalità nella città di Salerno dal 3 al 10 dicembre. L’artista calabrese partecipa all’evento “Le stanze dell’arte – Personali a Palazzo Fruscione”, insieme ad altri sedici artisti provenienti da varie regioni d’Italia e vedremo anche qualche presenza extranazionale.
In mostra tecniche e stili diversi, ma di altissima qualità e livello artistico in ciascuna stanza del Palazzo. La manifestazione è curata da Olga Marciano e Giuseppe Gorga, fondatori della Biennale d’arte contemporanea di Salerno, che in questo caso rivestiranno il doppio ruolo di curatori e di artisti.
L’inaugurazione si è tenuta sabato 3 dicembre con la partecipazione del Coro pop di Salerno, diretto da Ciro Caravano e Lucia Sacco. Alberico Paolo Salerno debutta con la personale dal titolo “Rigenerazione Materica”. La rigenerazione della materia attraverso l’arte, è l’anima di ogni opera dell’artista, l’utilizzo di materiali oramai in disuso, che finirebbero in discarica o dispersi nell’ambiente, legno, metalli, stucco, malta ecc materiali (spesso naturali) rimessi in vita con l’azione della rigenerazione, rendendoli immortali grazie all’arte. La continua sperimentazione dell’interazione tra questi elementi, forme e colori, sono l’anima delle 10 opere che faranno debutto a Palazzo Fruscione, in una prima assoluta ambiziosa ed emozionante.
Alcune opere di Alberico Paolo Salerno, riportano alla mente l’Action painting, e sono chiaramente ispirate a Pollock, ma lo sviluppo della ricerca ha portato a lavorare con le superfici da dipingere prima ancora che con il colore, nel percorso formativo artistico e professionale, sicuramente hanno lasciato il segno nella vena creativa del debuttante artista calabrese, come dichiara lui stesso, autori come Alberto Burri e Lucio Fontana.