domenica,Maggio 19 2024

Casali del Manco, aria tesa a sinistra. E il Pd provinciale può ritirare il simbolo

Dalla Federazione caldeggiavano una larga intesa che coinvolgesse nella discussione anche i tre ex sindaci e le altre forze politiche. Il circolo democrat locale ha indicato Francesca Pisani, Sinistra Italiana invita a riaprire il tavolo

Casali del Manco, aria tesa a sinistra. E il Pd provinciale può ritirare il simbolo

Le candidate a sindaco di Casali del Manco per le Amministrative 2023 sono due: Francesca Pisani, indicata dall’assemblea di circolo del Partito Democratico, e Stefania Rota, a cui guarda con attenzione il centrodestra. Guiderà una lista civica nel tentativo di scardinare uno dei feudi di quella che una volta era definita “la Presila rossa”. Ma in casa democrat, come tradizione vuole, nulla è come appare e non sono esclusi clamorosi colpi di scena. Di carne al fuoco ce n’è tanta e lo status quo fotografa nitidamente il frastagliato mondo del centrosinistra.

Casali del Manco, la sortita di Sinistra Italiana

Il circolo di Sinistra Italiana, appreso della candidatura a sindaco di Francesca Pisani, ha rinnovato tramite una nota «l’appello a tutte le forze che si richiamano al centrosinistra per riprendere e ricostruire quel dialogo che si era tentato di formare alcune settimane or sono e che per la velleità e  la cecità politica di “pochi” si è interrotto».

Il riferimento è anche ad una serie di incontri avuti da Marco Oliverio, Salvatore Iazzolino e Ippolito Morrone (ex sindaci di Pedace, Casole Bruzio e Trenta) con esponenti della Federazione provinciale del Pd, che hanno provato fino all’ultimo a caldeggiare la ricerca di un candidato di superamento. Il tentativo si è arenato durante l’assemblea che ha indicato Francesca Pisani, nonostante Maria Locanto abbia perfino agitato davanti agli iscritti lo spettro di San Giovanni In Fiore dove, a causa della mancata unità, ha vinto Rosaria Succurro.

Sinistra Italiana nel comunicato si è appellata «al buon senso di tutte le forze progressista, affinché si possa riaprire il tavolo nell’esclusivo interesse dei cittadini e affinché si possa creare nuovamente quella compagine di sinistra che ha da sempre caratterizzato la storia politico-amministrativa della Presila cosentina».

Su queste basi niente simbolo del Partito Democratico

C’è un altro dato che fa capire come da Cosenza non abbiano gradito l’indicazione tout court arrivata dal circolo di Casali del Manco. In casa Partito Democratico l’input del segretario Vittorio Pecoraro era chiaro: in presenza di più aspiranti di area alla poltrona di sindaco, sarebbero servite le primarie. Magari allargando il campo a tutte le forze politiche di centrosinistra, Movimento 5 Stelle incluso.

La Federazione, non è un mistero, strizzava l’occhio all’ex dirigente della Provincia di Cosenza Claudio Carravetta, ma anche i tre ex sindaci di cui sopra nutrivano (e nutrono) legittime ambizioni. Nel capoluogo nel frattempo hanno preso atto della determinazione del circolo locale. La possibilità che Pisani gareggi senza simbolo dei democrat – fanno sapere – non è da escludere qualora ci sia un altro candidato. Nessuno vuole isterismi, ma il problema c’è e in qualche modo bisognerà venirne a capo. Magari con un “liberi tutti” come di solito avviene nei comuni più piccoli.

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