martedì,Maggio 14 2024

Rende, Manna: «Il Psc da approvare entro il 31 dicembre. Daremo un’accelerata all’iter» | VIDEO

Il primo cittadino oggi è tornato in consiglio comunale dove gran parte della minoranza ha disertato: «Parlerò con il Prefetto per l'accesso agli atti»

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Marcello Manna è tornato questa mattina in consiglio comunale a Rende dopo che il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in sede d’appello, ha accolto la richiesta presentata dall’avvocato Nicola Carratelli in ordine alla revoca del divieto di dimora nel comune di cui è primo cittadino. Alla riunione dell’Assise hanno partecipato solo 14 consiglieri. Corina e Marchiotti hanno lasciato rispettivamente il Laboratorio Civico e la lista Marcello Manna Sindaco dando vita, restando in maggioranza, a Rende Centro Europeo-Riformisti Liberali di cui il primo è capogruppo.

Erano al loro posto Eugenio Aceto e Rossana Ferrante, mentre il resto della minoranza che ha disertato l’appuntamento. Nel pomeriggio divulgheranno un comunicato in cui spiegheranno le loro motivazioni. Se nel pubblico consesso odierno si è discusso della variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2023/2025 in esercizio provvisorio.

Sindaco Manna, mancano tanti consiglieri d’opposizione. Come interpreta la cosa?
«L’importante è andare avanti con i lavori del consiglio comunale. La cosa non incide più di tanto. Si tratta di tenere fede agli impegni presi con gli elettori, i cittadini e la città. Per quanto ci riguarda, questo faremo».

All’orizzonte c’è l’ormai famoso Psc che è l’oggetto del contendere.
«E’ uno degli impegni primari della nostra campagna elettorale. Non c’è motivazione alcuna per rallentare. La Regione ci ha indicato come tempo massimo per l’approvazione il 31 dicembre, altrimenti si procederà lo stesso con un commissario. Non penso che la politica possa ricorrere a ciò, ma deve assumersi le responsabilità e andare avanti. Darò un’accelerata a questo iter».

Per lei è il secondo ritorno in comune.
«Purtroppo è così, il tutto dovuto alle note vicende giudiziarie. Mi auguro che quanto prima queste cose vengano risolte. Ora c’è da affrontare il tema della commissione d’accesso e capirne gli sviluppi. A giorni chiederò, anche al Prefetto, l’accesso agli atti per capire lo stato delle cose».

Notizia di ieri, il suo ritorno al timone di Anci Calabria.
«Un sindaco aveva chiesto il commissariamento perché non c’ero, ora sono tornato e in questi giorni riunirò direttivo e consiglio regionale. Anche in questo caso sono allergico ai commissari, invece c’è chi li invoca. Devo dire che per un amministratore non è il massimo. In Calabria, però, ci imbattiamo anche in questo».

Manna, lei rientra al suo posto nel pieno del battage mediatico sul ddl Calderoli.
«L’Autonomia differenziata è una battaglia su cui dobbiamo assolutamente dire la nostra e rivendicare ciò che ci spetta. Prenda il Pnrr, la vera questione è il riequilibrio dei territori. La provocazione fatta dal sindaco di Milano Sala, chiedere i finanziamenti per il nord “che sa come usarli”, deve fungere da stimolo. Non è pensabile che la Calabria sia ancora ferma in tema di progettistica, con i comuni in grave difficoltà e senza che sia stata creata una rete. Parliamo del nostro territorio e di provare di mettersi al passo del resto d’Europa. La politica non può perdere questa scommessa».

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