giovedì,Maggio 30 2024

Infermiere minaccia una bimba di 4 anni, episodio sconcertante a Cosenza

Della questione sarebbe stato informato il commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera Vitaliano De Salazar il quale avrebbe avviato una indagine interna per risalire all'identità dell'infermiere

Infermiere minaccia una bimba di 4 anni, episodio sconcertante a Cosenza

Generalizzare sarebbe un errore, ma lo scarso bon ton degli infermieri ospedalieri addetti ai prelievi ematici all’Annunziata di Cosenza, nel laboratorio attualmente ubicato lungo Via Zara nei pressi del pronto soccorso, è cosa nota in città tanto da spingere molti a rivolgersi ai centri privati, dove almeno sei accolto col sorriso, la delicatezza necessaria per un’operazione non scontata come quella di introdurre l’ago di una siringa nel braccio per estrarne il sangue e la fondata speranza di non uscire dalla poco gradevole esperienza con un ematoma e una vena ridotta a brandelli.

Nel privato si paga

Ma non tutti possono permettersi di pagare: anche nei centri convenzionati, in virtù del budget molto basso messo a disposizione dalla Regione, è possibile accedere al servizio con esenzione solo se si rientra in un certo numero di utenti al giorno, di norma nei primi 25. Inoltre, vi sono alcune tipologie di analisi di esclusiva competenza ospedaliera. Altre invece prescritte dagli stessi reparti del nosocomio al quale devono poi giungere i risultati per erogare alcune specifiche terapie. È il caso dei prelievi svolti periodicamente, pure con cadenza bisettimanale, su pazienti con gravi patologie, come gli oncologici. Intanto ecco cosa succede all’ospedale di Cosenza, come denunciato da un genitore alla pagina Facebook di Cosenza 2.0. (continua a leggere l’articolo su Lacnews24.it)

Articoli correlati