lunedì,Aprile 29 2024

Il pentito: «Le armi in via Popilia erano del gruppo degli Abbruzzese»

Barone: «Insieme a Marco Abbruzzese ho proceduto alla pulizia e manutenzione di kalashnikov e del relativo munizionamento»

Il pentito: «Le armi in via Popilia erano del gruppo degli Abbruzzese»

Il pentito Ivan Barone dice di conoscere a fondo le dinamiche criminali del gruppo Abbruzzese. Di sicuro era un soggetto molto vicino a Marco Abbruzzese, detto lo Struzzo, come dimostra un’intercettazione telefonica nel corso della quale i due parlavano di un nuovo pentito a Cosenza.

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Barone, nei primi verbali resi alla Dda di Catanzaro, ha spiegato quale ruolo avesse nella presunta organizzazione mafiosa. Si dedicava agli atti intimidatori, alle estorsioni e soprattutto al traffico di droga. Ma, secondo quanto dichiara, è a conoscenza anche di chi fossero le armi rinvenute in via Popilia. «Le armi che sono state rinvenute in via Popilia erano custodite dal gruppo Abbruzzese ed erano nella disponibilità dell’intera organizzazione. Aggiungo che in alcuni episodi io stesso insieme a Marco Abbruzzese ho proceduto alla pulizia e manutenzione di kalashnikov e del relativo munizionamento» afferma Barone.

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«A proposito della disponibilità delle armi da parte dell’intera organizzazione ricordo un episodio in cui, dopo la lite che è avvenuta in discoteca con il gruppo dei Mignolo, Marco Abbruzzese mi ha consegnato un’arma, proprio perché mi difendessi da possibili ritorsioni da parte dei Mignolo con i quali c’era un contrasto in atto. L’arma che mi è stata consegnata ricordo che era una revolver Winchester a tamburo. Voglio precisare – dice infine Barone – che in occasione del ritrovamento delle armi che erano nella disponibilità degli Abbruzzese, veniva rinvenuta anche della sostanza stupefacente di tipo eroina unitamente a bilancini di precisione per la pesatura della stessa».

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