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L’INTERVISTA | Pellegrino: «Ad Amantea evasione tributaria all’80%. Estate e mare pulito, cosa faremo»

Il sindaco spazia dalle polemiche relative al cartellone estivo al problema della galleria chiusa sulla Ss18. Con un messaggio per Franz Caruso e Rosaria Succurro in vista dell'elezione del presidente Anci Calabria

L’INTERVISTA | Pellegrino: «Ad Amantea evasione tributaria all’80%. Estate e mare pulito, cosa faremo»

Poco più di un anno di consiliatura per il sindaco di Amantea Vincenzo Pellegrino. In appena dodici mesi alcuni nodi sono venuti subito al pettine, altri si sono presentati inaspettatamente. L’ipotesi di scissone della frazione di Campora San Giovanni, la chiusura della galleria sulla Ss18, la frana di Coreca e la stagione turistica che bussa alle porte sono alcuni dei temi affrontati nella nostra intervista.

Il primo cittadino non risparmia frecciate all’opposizione («andremo avanti altri quattro anni»), ma dà aperture dopo le critiche relative alla presentazione del cartellone estivo («può essere modificato»). Sullo sfondo la carenza di personale, le casse al verde del municipio e alcuni spunti di lettura.

Il primo sull’evasione tributaria «che sfiora l’80% ad Amantea», il secondo sulla proposta fatta ad Arrical di considerare il comune tirrenico come pilota nella gestione dei servizi idrici integrati. Sullo sfondo l’elezione del presidente di Anci Calabria e l’occhiolino a Rosaria Succurro.

Sindaco Pellegrino, l’estate è ormai arrivata. Tiene banco la questione relativa al mare pulito. Non si viene a capo del fatto che appena è poco mosso, si presentano a riva bollicine e chiazze marroni.
«E’ una problematica annosa che si trascina da tempo, la Regione Calabria parla tolleranza zero. Per ciò che concerne le chiazze e le bollicine sono state fatte tante ipotesi: i sedimenti smossi dalle correnti, gli sversamenti lungo costa, l’eutrofizzazione delle alghe. Io posso dire che, da quando mi sono insediato, la mia amministrazione ha prestato massima attenzione al problema».

Entriamo nel dettaglio…
«Non si contano più le segnalazioni fatte al Dipartimento Ambiente partite dal Comune di Amantea. Abbiamo riattivato un finanziamento di 1 milione già cantierato per l’efficientamento delle pompe con impianti di un certo impegno (30/40 kW). Un altro finanziamento di 110mila euro è stato sfruttato per i quadri elettrici, un altro ancora di 220mila è destinato all’acquisto di pompe integrative».

E’ la soluzione del problema?
«No, perché c’è un problema di rete interna e di condotta fognaria, atteso che Amantea lancia i propri liquami al depuratore di Nocera lontano 34 km. Tutta questa tratta deve essere servita con le pompe e tenuto conto di usura e distanza, le conseguenze sono quelle arcinote. Gestire questi impianti ha costi stratosferici. Circa 1,5 milioni di euro di bolletta per noi sono insostenibili, la Regione Calabria deve valutare ipotesi alternative».

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Galleria della SS18 chiusa e parcheggi selvaggi lungo la vecchia litoranea in località Coreca. Aveva sollecitato un incontro con Anas e Prefettura. Le hanno risposto?
«Sì. Martedì scorso ho incontrato forze dell’ordine, Provincia, Anas, Prefettura e Comune. I lavori continueranno per tutta l’estate sperando di arrivare alla risoluzione del problema entro giugno 2024. L’aggravio del traffico locale è evidente, in più innesca anche i parcheggi selvaggi lungo la bretella costiera».        

Ha già pensato a dei provvedimenti straordinari?
«Sì. Abbiamo predisposto un’ampia area di parcheggio tra la zona che va dalla Pecora Nera a località Tonnara, al di là del guardrail. Tuttavia, nonostante ci sia un percorso pedonale, si dovrebbe creare un servizio navetta per i lidi. Purtroppo è un servizio che il Comune non può sostenere essendo in dissesto».

La zona dedicata ai parcheggi che sta sorgendo in località Coreca ad Amantea

A proposito di Coreca, siete ancora in attesa della sentenza del Tar per la questione Temesa
«L’udienza di merito si è tenuta il 7 giugno, ma il collegio giudicante non ha emesso sentenza. Una volta letta ci determineremo».

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Avete presentato il cartellone degli eventi estivi. Non mancano le critiche dall’opposizione: una su tutte l’assenza di eventi storicizzati come la Notte Bianca.
«Avevamo stabilito una deadline per la presentazione delle domande, fissandola al 28 maggio 2023. Chi aveva interesse ad essere inserito nel cartellone, con le dovute eccezioni, è stato inserito. Non mi risulta che l’associazione che curava la Notte Bianca abbia presentato l’incartamento richiesto. Nella delibera, tuttavia, è esplicitato che il cartellone non è bloccato, ma è soggetto a delle integrazioni…».

E’ terminato da poco il primo anno di consiliatura. Gli ostacoli più grossi che ha incontrato a livello amministrativo quali sono stati?
«La carenza di personale, sicuramente. Rappresenta una barriera insormontabile alla progressione del Comune verso la normalità. A questo fa scopa la disastrosa situazione finanziaria. Siamo in dissesto e con una procedura di pre-dissesto in atto».

Il tema del bilancio è scottante. Le azioni in essere quali sono?
«La situazione debitoria condiziona l’assunzione di personale e quindi acuisce l’incapacità cronica dell’ente ad effettuare una consistente riscossione tributaria. L’evasione tocca quasi l’80% ad Amantea e non risparmia alcuna fascia sociale. Pensiamo di affrontare il problema affidando la riscossione a società esterne. Abbiamo già esternalizzato il servizio di accertamento sull’evasione di Imu lungo terreni edificabili. Sa cosa è emerso? 500mila euro di Imu non versata e parliamo solo di un primo segmento passato al setaccio. I residui attivi sono di circa 40milioni di euro: rappresentano l’intera massa debitoria che ci tiene fermi palo. Ma c’è un’altra ipotesi che accarezziamo».

Quale sarebbe?
«La difficoltà maggiore è riscontrata nella riscossione derivante dai servizi idrici integrati. Ci costano 2,5 milioni per appena 6-700mila euro di introito. Abbiamo aderito da subito ad Arrical presentando la nostra candidatura per un progetto pilota. Anziché attendere il 2026, vorremo cedere da subito a Sorical sia la gestione del servizio che quello di riscossione tributi. La Regione ha mostrato interesse per la nostra proposta e questo ci fa bene sperare».

La maggioranza consiliare compatta?
«Assolutamente sì. Le decisioni vengono prese collegialmente. Tutti devono esprimersi, il mio compito è trovare una sintesi. Questa maggioranza è fortemente determinata e motivata a realizzare i progetti della campagna elettorale. A breve partiranno altri cantieri, tra cui l’area giochi sul lungomare e il ripristino della parte oggetto di erosione. A breve inizieranno il recupero dei locali del vecchio stabile che ospitava il comune e delle strade periferiche. Per la stagione estiva sarà potenziata la raccolta rifiuti. Non c’è discordia in seno all’amministrazione, chi invece spera nel contrario se ne deve fare una ragione. Andiamo avanti per altri 4 anni».

Autonomia differenziata. Anche lei si unisce al coro di chi individua nel ddl Calderoli lo strumento con cui si acuiranno le differenze tra nord e sud?
«E’ del tutto evidente. Non dimentico di essere medico e conosco bene i danni che può apportare al sistema sanitario regionale una decisione del genere. Se la Calabria accettasse, allo stato attuale imboccherebbe la classica via del non ritorno».

Il 29 giugno si voterà finalmente per la presidenza dell’Anci Calabria. All’orizzonte non sembrano esserci candidature unitarie o largamente condivise. Il centrosinistra vorrebbe puntare su Franz Caruso, l’asso giocato dalla Regione è Rosaria Succurro. A chi andrebbe il suo voto?
«E’ veramente difficile decidere. Stimo entrambi equamente. Con Caruso c’è un rapporto di amicizia, con Succurro una stretta collaborazione. Sarebbe auspicabile una sintesi tra le posizioni, anche se posso affermare che la capacità operativa di Succurro a favore di ogni comune della provincia è del tutto evidente e svolta nell’interesse esclusivo della collettività».

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