giovedì,Maggio 16 2024

Belmonte, genitori e figli ripuliscono la spiaggia dai rifiuti abbandonati dai turisti pendolari

Iniziativa a forte vocazione ambientalista quella portata avanti da padri, madri e bambini dopo che il giorno di Ferragosto ha lasciato in eredità bottiglie, cartacce e quant'altro

Belmonte, genitori e figli ripuliscono la spiaggia dai rifiuti abbandonati dai turisti pendolari

Nei giorni scorsi a Belmonte Calabro si è registrato un’azione dal forte contenuto ambientalista e che dà speranza per il futuro. Dopo l’invasione delle spiagge per il Ferragosto, alcuni sporcaccioni hanno abbandonato rifiuti lungo la spiaggia. Un gruppo di genitori, insieme ai loro figli, ha impiegato tre giorni per ripulire l’area dove stanno trascorrendo le vacanze. Ecco il racconto di uno degli adulti coinvolti in questa lodevole iniziativa.

«Mi chiamo Piero, o Giulia, o Maia , o Corrado e sono un villeggiante di Belmonte Calabro. Negli ultimi giorni, ho avuto il piacere di essere coinvolto in un’iniziativa che ha coinvolto non solo me, ma anche i nostri figli e i loro genitori. Ci siamo uniti per affrontare una questione che sta gravemente colpendo la bellezza naturale della nostra spiaggia: l’accumulo quotidiano di rifiuti lasciati dai turisti pendolari.

Tutto è cominciato a Ferragosto con una semplice passeggiata durante la quale con i bambini e noi adulti abbiamo scoperto con sgomento un tratto di spiaggia trasformato in discarica. Abbiamo raccolto alcuni sacchetti ancora integri, ma sapevamo che ciò non sarebbe bastato.

Così, il secondo giorno, ci siamo organizzati. Armati di sacchi grandi e una carriola, ci siamo gettati nella raccolta dei rifiuti. Abbiamo lavorato fianco a fianco, i genitori e i bambini. È stata una scena di cooperazione che ha fatto scattare la scintilla dell’impegno civico di tutti noi.

Tuttavia, non volevamo che il nostro sforzo finisse qui mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione. Il terzo giorno, abbiamo deciso di sensibilizzare anche il Comune. Abbiamo scritto una mail al sindaco ed alla polizia municipale per condividere la nostra preoccupazione e i nostri sforzi e chiedere un intervento mirato.

Con l’aiuto dei bambini, abbiamo creato cartelli di cartone e carboncino, da collocare sulla spiaggia, in prossimità dei luoghi ripuliti che chiedevano a tutti di rispettare l’ambiente e di non lasciare rifiuti dietro di sé. I contenuti di ogni cartello sono stati decisi dai bambini e dalle bambine stesse che in questo modo si sono sentiti parte attiva di questo processo.

Il quarto giorno è stato il più impegnativo perché abbiamo fatto qualcosa di importante: abbiamo creato questo breve testo, riassumendo la nostra esperienza come buona pratica ripetibile.

Le aree che abbiamo ripulito non saranno mai pulite lo sappiamo e Non vogliamo sostituirci ai servizi pubblici, ma vogliamo dimostrare che possiamo essere parte attiva ai nostri figli, alla nostra comunità, alle istituzioni se ascolteranno le nostre richieste.

Perché lo facciamo? La risposta è semplice: perché noi siamo i buoni. Chiediamo una pulizia straordinaria della spiaggia da parte del Comune, da programmare almeno tre volte all’anno. La bellezza della nostra spiaggia è un patrimonio che tutti dovremmo preservare, per noi e per le future generazioni».

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