Cosenza, droga e telefonini in carcere rinvenuti dalla Polizia Penitenziaria
La denuncia dell'Osapp: «Le operazioni recentemente concluse sono un esempio tangibile della determinazione degli agenti nel preservare l’ordine e la sicurezza all’interno della struttura detentiva»
Nella casa circondariale di Cosenza entrano droga e telefonini. Non è una novità, tanto che sono decine le segnalazioni lungo tutto lo Stivale di situazioni del genere. Basti pensare che soltanto qualche settimana fa nel carcere di Rossano fu rinvenuta una bustina di cocaina nell’area visitatori. Insomma, situazioni paradossali a cui la Polizia Penitenzia deve far fronte nonostante un personale sotto dimensionato.
Nei controlli effettuati negli ultimi giorni gli agenti hanno rinvenuto sei telefoni cellulari, in particolare smartphone e micro telefoni, e addirittura 27 involucri contenenti sostanza stupefacente. Così, come se niente fosse. Una situazione divenuta intollerabile, oltre che pericolosa.
A rendere noto l’accaduto e l’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria (Osapp). Il sindacato in comunicato ha evidenziato «l’eccezionale impegno del personale di polizia penitenziaria nel contrasto alla diffusione dell’illegalità all’interno del carcere di Cosenza. Nonostante le sfide derivanti da una cronica carenza operatori, il team di agenti presenti ha dimostrato una straordinaria dedizione nel condurre operazioni di polizia giudiziaria di rilievo».
«L’Osapp – si legge ancora – rivolge i suoi complimenti alle donne e agli uomini del Corpo di Polizia penitenziaria in servizio nella casa circondariale di Cosenza, riconoscendo la loro straordinaria professionalità e impegno nelle difficili mansioni che quotidianamente svolgono. Le operazioni recentemente concluse sono un esempio tangibile della determinazione del personale di polizia penitenziaria nel preservare l’ordine e la sicurezza all’interno della struttura detentiva».