lunedì,Maggio 13 2024

Narcotraffico a Castrovillari, i tre cinesi fermati dalla Dda restano in carcere

I tre indagati di origini orientali hanno fornito la loro versione dei fatti rispetto alle accuse contestate dai magistrati antimafia e dagli agenti della Questura di Cosenza

Narcotraffico a Castrovillari, i tre cinesi fermati dalla Dda restano in carcere

Yinfang Tan, Wei Wang e Yizhang Shi sono comparsi questa mattina davanti al gip del tribunale di Castrovlliari Simone Falerno che è chiamato ad esprimersi sulla convalida del fermo emesso dalla Dda di Catanzaro a seguito delle indagini svolte dalla Questura di Cosenza sulla presunta associazione a delinquere dedita al narcotraffico operante a Castrovillari.

Ad assistere all’udienza di convalida del fermo c’era il pubblico ministero Luca Primicerio, in servizio presso la procura di Castrovillari che in realtà ha avuto il merito di coordinare le prime indagini sui presunti narcotrafficanti cinesi. Una volta che i magistrati hanno ipotizzato il reato previsto dall’art. 74 del codice penale, in materia di stupefacenti, gli atti sono passati ufficialmente alla procura distrettuale di Catanzaro che ha allargato il cerchio delle investigazioni con un coordinamento che ha visto impegnati i commissariati di Castrovillari, Corigliano Rossano e gli agenti della Squadra Mobile di Cosenza.

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I tre indagati cinesi hanno fornito la loro versione dei fatti spiegando di aver accettato di venire a Castrovillari per lavorare in un’azienda lecita ma sarebbero stati catapultati in una dimensione del tutto diversa. Avrebbero dichiarato infatti di aver passato le giornate all’interno del capannone situato in contrada “Serre delle Ciavole” a Castrovillari, per 500 euro al mese, senza avere la possibilità di uscire dalla struttura essendo controllati dalle telecamere di videosorveglianza. I tre cinesi inoltre avrebbero dimorato nel capannone giorno e notte. Le mansioni sarebbero state quelle di annaffiare le piantine di cui disconoscerebbero l’utilizzo illecito.

Udienza di convalida del fermo della Dda, parola al gip

Il gip ha convalidato il fermo dei tre cinesi fermati a Castrovillari, applicando per tutti e tre la misura cautelare della custodia in carcere.

La misura inframuraria, secondo quanto si apprende, sarebbe stata l’unica idonea in quanto i tre indagati di origine orientale non hanno un domicilio o dimora dove poter essere sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere, Kevin Esposito e Domenico Bove.

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