giovedì,Maggio 16 2024

A “Serre delle Ciavole” la “centrale della droga” dei cinesi fermati tra Castrovillari e Salerno | NOMI

Domani la giornata decisiva per la convalida del decreto di fermo e delle perquisizioni effettuate dagli agenti della Questura di Cosenza

A “Serre delle Ciavole” la “centrale della droga” dei cinesi fermati tra Castrovillari e Salerno | NOMI

Si trovava a “Serre delle Ciavole” la “centrale della droga” che la procura di Castrovillari e la Dda di Catanzaro hanno scoperto nei giorni scorsi grazie a un’operazione antidroga condotta dalla Questura di Cosenza, capannone che si trova a due passi dal tribunale di Castrovillari e a poche centinaia di metri dalla casa circondariale del Pollino.

Domani si terrà la convalida del fermo dei cinque indagati, da ritenere innocenti fino a sentenza irrevocabile di condanna. Allo stato attuale le persone sottoposte al decreto di fermo sono Yizhang Shi, 47 anni, Yinfang Tan, 32 anni, Wei Wang, 36 anni, Shuanhjun Ye, 49 anni, e Yongfen Cheng, 52 anni. Di questi, Ye risulta residente in Olanda, a Breda, mentre Cheng sarebbe dimorante a Castrovillari, ma la polizia lo ha fermato a Salerno, come nel caso di Ye.

Nello specifico, Shi, Tan e Wang «al fine di cessione a terzi, detenevano all’interno di un capannone industriale in contrada “Serre delle Ciavole” di Castrovillari, sostanza stupefacente del tipo marijuana» per un valore complessivo di 303 chili, «oltre a circa 2877 piante ancora a dimora, di varia altezza, dai 20 ai 90 cm, già in piena infiorescenza, per un peso stimato di circa 189 chili».

Secondo la Dda di Catanzaro, nella persona del magistrato Stefania Paparazzo, e la procura di Castrovillari, rappresentata dal pubblico ministero Luca Primicerio, il rinvenimento di materiale strumentale al ciclo di produzione «ed in particolare di alimentatori di corrente, ventilatori, trituratori deraspatori, lampade da serra, termostati, filtri di aspirazione, un articolato quadro elettrico composto da magnetotermici, multiprese e temporizzatori, aspiratori, tubi di aerazione, centinaia di sacchi e vasi contenuti terriccio oltre a decine di bidoni di fertilizzante liquido», sarebbe destinato a un uso non esclusivamente personale. Contestazione che i magistrati, allo stato, imputano a Yizhang, Yinfang e Wei Wang

Ai tre indagati inoltre i magistrati contestano anche che «al fine di alimentare l’opificio industriale» si sarebbero impossessati «di un quantitativo di energia elettrica in corso d’accertamento», che avrebbero sottratto «all’ente erogatore individuato nel Servizio Elettrico Nazionale Spa, valendosi di mezzo fraudolento e usando violenza sulle cose».

Agli altri due inquisiti, sottoposti a decreto di fermo – parliamo di Shuangjun Ye e Yongfen Cheng – gli inquirenti contestano la disponibilità, in via delle Querce a Castrovillari, di 64,9 chili di marjuana, «confezionata all’interno di buste in cellophane e riposte dentro scatoloni imballati e pronti per la spedizione». Durante la perquisizione, effettuata dagli agenti della polizia di Stato, in servizio presso i commissariati di CastrovillariCorigliano Rossano e in servizio presso la Squadra Mobile di Cosenza, sono stati rinvenuti 3.300 euro in banconote da 50 euro, somme sottoposte a sequestro. 

Domani dunque l’udienza di convalida del fermo. Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere, Domenico Bove e Gino Moroni.

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