giovedì,Maggio 16 2024

Montalto, la Lega “aiuta” Caracciolo per il terzo mandato

Il Carroccio ha presentato in Senato un emendamento che eleva il numero a tre le possibili elezioni per tutti i sindaci e presidenti di regione. I risvolti sarebbero immediati

Montalto, la Lega “aiuta” Caracciolo per il terzo mandato

A Montalto si affaccia all’orizzonte la possibilità che Pietro Caracciolo rompa gli schemi che si stanno precostituendo in vista delle elezioni amministrative di giugno e si candidi nuovamente a sindaco. Questo perché lunedì la Lega di Matteo Salvini ha presentato in commissione Affari costituzionali del Senato un paio di emendamenti al decreto elettorale, in cui chiede di elevare da due a tre il limite dei mandati sia per i presidenti di Regione che per i sindaci di tutte le città. Questo indipendentemente dalla popolazione, perché di recente il Consiglio dei Ministri aveva dato l’ok ai comuni fino a 15mila abitanti.

Contestualmente, un altro emendamento è stato presentato Meinhard Durnwalder del Svp che propone di abrogare tout-court tutti i limiti per i mandati dei primi cittadini. I due emendamenti verranno discussi già questa settimana e c’è la possibilità che vengano accolti. Durnwalder ha depositato anche una proposta di modifica più circoscritta, che eleva dai 15mila ai 30mila il tetto della popolazione delle città per le quali il limite dei mandati dei sindaci sale da due a tre. Contraria invece Italia Viva, secondo Matteo Renzi infatti «due mandati per un sindaco sono sufficienti, per un Governatore è diverso».

Se dovesse passare la linea del Carroccio, l’inquilino principale del municipio di Montalto (20mila abitanti) godrebbe subito dei benefici. Le carte si rimescolerebbero in un batter d’occhio, al punto che le candidature fin qui palesate o solo paventate potrebbero già essere archiviate. Come noto, finora sono scesi in campo Mauro D’Acri che sostiene di avere otto liste a supporto, Antonio Brogno che ha offerto insieme ad Italia del Meridione la sua candidatura e l’ex segretario della Cgil Calabria e della Cgil Veneto Emilio Viafora. Ancora in bilico gli asset del centrodestra (con Gigi Catanzaro e Biagio Faragalli che fremono) e del Partito Democratico (Luigi Formoso è in pole position).

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Lo scorso 25 gennaio, invece, il Consiglio dei ministri mostrò il semaforo verde al decreto legge per l’election day, che fissa le elezioni europee all’8 e 9 giugno con possibilità di svolgere contestualmente amministrative e regionali, accorpando al provvedimento la modifica dei limiti per i mandati ai sindaci fino a 15mila abitanti. A beneficiare di quel provvedimento in provincia di Cosenza furono i primi cittadini Antonio Russo (Crosia), Antonio Palermo (Mendicino), Virginia Mariotti (San Marco Argentano), Ferdinando Nociti (Spezzano Albanese) e Paolo Montalti (Villapiana).

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