Tragedia nel Raganello, gli indagati: da Pappaterra ai tre sindaci del Pollino
Dieci vittime, tantissimi feriti e 23 escursionisti salvati senza aver avuto ripercussioni fisiche. Sono in sintesi i numeri della tragedia avvenuta nelle gole del Raganello il 20 agosto scorso, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Ieri la procura di Castrovillari ha provveduto a notificare gli avvisi di garanzia alle sette persone indagate accusate a
Dieci vittime, tantissimi feriti e 23 escursionisti salvati senza aver avuto ripercussioni fisiche. Sono in sintesi i numeri della tragedia avvenuta nelle gole del Raganello il 20 agosto scorso, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino.
Ieri la procura di Castrovillari ha provveduto a notificare gli avvisi di garanzia alle sette persone indagate accusate a vario titolo di omicidio colposo, omissioni in atti d’ufficio, inondazioni e lesioni colpose.
Il procuratore capo Eugenio Facciolla in serata aveva dichiarato alle agenzia di stampa che gli indagati stavano ricevendo l’atto da parte della polizia giudiziaria. Ora siamo in grado di elencare i nomi raggiunti dall’avviso di garanzia, coinvolti nell’inchiesta che riguarda una delle zone più importanti del Parco Nazionale del Pollino.
Parliamo di Alessandro Tocci, sindaco di Civita, Antonio Cersosimo, sindaco di San Lorenzo Bellizzi, Antonio Carlomagno, sindaco di Cerchiara Calabra, Domenico “Mimmo” Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, Gaetano Gorpia, dirigente dell’ufficio biodiversità dei carabinieri forestali, Giovanni Vancieri e Marco Massaro, entrambe guide escursionistiche. (a. a.)