Tragedia Raganello, le foto del sequestro: come si estende il torrente
Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Castrovillari, coadiuvati dai carabinieri forestali, hanno posto i sigilli agli accessi che portano alle gole del Raganello. Il sequestro è stato disposto dal procuratore capo Eugenio Facciolla, che indaga per omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissioni in atti d’ufficio. Il sequestro, secondo quanto apprende Cosenza Channel, si
Questa mattina i carabinieri della Compagnia di Castrovillari, coadiuvati dai carabinieri forestali, hanno posto i sigilli agli accessi che portano alle gole del Raganello. Il sequestro è stato disposto dal procuratore capo Eugenio Facciolla, che indaga per omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissioni in atti d’ufficio.
Il sequestro, secondo quanto apprende Cosenza Channel, si è reso necessario per vietare gli ingressi liberi da parte degli escursionisti e mettere in sicurezza tutta l’area del torrente. I sigilli, inoltre, riguardano le zone raggiungibili a piedi e non i tratti di torrente, dove le pareti rocciose sono alte circa 400 metri.
Il torrente Raganello, lungo 17 chilometri, si estende dal comune di San Lorenzo Bellizzi fino ad arrivare al mar Jonio. Passa nei comuni di Civita, Francavilla Marittima e Cerchiara di Calabria. Nella parte a valle è percorribile senza particolari problemi, mentre le zone più impervie si trovano a monte del Ponte del Diavolo.
Il provvedimento di sequestro è stato notificato, per conoscenza, ai sindaci e all’Ente Parco. Ad oggi non risultato iscrizioni nel registro degli indagati, ma la procura di Castrovillari sta acquisendo documenti per individuare eventuali responsabilità penali a carico di chi avrebbe dovuto regolamentare gli accessi nelle gole del Raganello, o ottemperare al bollettino regionale divulgato dalla protezione civile che indicava l’allerta meteo gialla. (Antonio Alizzi)