Gole del Raganello, ordinanza del sindaco di Civita: «Ingresso vietato»
Dopo la procura di Castrovillari, che indaga per omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissioni in atti d’ufficio, anche il sindaco di Civita, Alessandro Tocci, prende il primo provvedimento post-tragedia. Questa mattina ha emanato un’ordinanza con la quale vieta l’ingresso nelle gole del Raganello a coloro i quali intendevano fare escursioni o rafting. Tuttavia, come
Dopo la procura di Castrovillari, che indaga per omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissioni in atti d’ufficio, anche il sindaco di Civita, Alessandro Tocci, prende il primo provvedimento post-tragedia.
Questa mattina ha emanato un’ordinanza con la quale vieta l’ingresso nelle gole del Raganello a coloro i quali intendevano fare escursioni o rafting. Tuttavia, come abbiamo evidenziato ieri, alcuni turisti si sono avventurati nella parte basse del torrente Raganello, nonostante i divieti imposti dalla magistratura inquirente.
Nell’ordinanza si legge che «visto il decreto emesso dalla procura di Castrovillari, in ottemperanza del quale si è proceduto al sequestro dell’area Gole del Raganello» nel comune di Civita e nel tratto Ponte del Diavolo «considerato che l’area posta sotto sequestro è affidata alla custodia del sindaco, il quale è tenuto a garantire e salvaguardare la pubblica e privata incolumità», e ancora «ritenuto opportuno dover disporre il divieto assoluto di accesso alle gole del Raganello nella fase contingente al fine di evitare ulteriori eventi negativi e sino a nuove disposizioni», ordina «il divieto di accesso a persone e mezzi alle gole del Raganello, tratto Ponte del Diavolo, del comune di Civita da qualsiasi punto di ingresso».
Nell’ordinanza si evidenzia che «l’accesso all’interno dell’area interdetta sarà unicamente consentito al personale del Corpo Nazionale del Vigili del Fuoco, alle forze dell’ordine, alla polizia municipale, alla protezione civile regionale, provinciale e comunale, ai mezzi di soccorso e ai tecnici autorizzati».
Oggi, dopo i funerali di Antonio De Rasis, i comuni di Civita, San Lorenzo Bellizzi, Francavilla e Cerchiara, cercano di tornare alla quotidianità, al termine della giornata di lutto cittadino proclamata ieri. Territori che vivevano di turismo e adesso temano di diventare paesi fantasma.