giovedì,Maggio 16 2024

Braglia: «Rigore non c’era, ma dobbiamo svegliarci in fretta»

I due volti della partita tra Cosenza e Cittadella sono senza dubbio gli allenatori: da una parte Venturato, felice e soddisfatto per la terza vittoria consecutiva, dall’altra parte Braglia, deluso e amareggiato per il ko in terra veneta.  Il primo tempo del Cosenza, ordinato e ben chiuso in difesa, ha messo in difficoltà la capolista

Braglia: «Rigore non c’era, ma dobbiamo svegliarci in fretta»

I due volti della partita tra Cosenza e Cittadella sono senza dubbio gli allenatori: da una parte Venturato, felice e soddisfatto per la terza vittoria consecutiva, dall’altra parte Braglia, deluso e amareggiato per il ko in terra veneta. 

Il primo tempo del Cosenza, ordinato e ben chiuso in difesa, ha messo in difficoltà la capolista di Venturato: «Sì è vero, ma nella ripresa abbiamo cambiato qualcosa per avvicinarci alla loro area di rigore, visto che sapevamo nel loro qualità nel difendere. Avevano vinto un campionato così e oggi non era affatto facile vincere. Siamo stati bravi nel sfruttare le incursioni di Branca». 

Sul rigore causato da Corsi, Venturato ha voluto esaltare le qualità del suo giocatore: «Rigore? Branca ha qualità tecniche, sa saltare l’uomo e sicuramente ha messo in difficoltà l’avversario, magari Corsi è stato un po’ disattento. Ha prevalso, però, la voglia di fare del mio giocatore. E’ stata la gara più difficile di questo inizio di campionato».

Poi è stata la volta di Braglia: «Primo tempo discreto,ma nella ripresa dopo il gol abbiamo avuto un’occasione e ci siamo allungati troppo, facendo male. Il rigore era da evitare assolutamente, ma dal mio punto di vista è stato assegnato con troppa superficialità. Non era rigore per me». I cambi, purtroppo, non hanno inciso sul match: «Ho cercato di mettere forze fresche in mezzo al campo. Non mi è piaciuto il fatto che ci siamo disuniti, sia per merito loro che per demerito nostro. Se tocchi la palla più di due volte è dura creare occasioni importanti. Bisogna svegliarsi altrimenti il campionato diventa difficile». (f. c.)

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