venerdì,Marzo 29 2024

Bancarotta fraudolenta, condannati Giacomo e Gino De Marco

Il gup del tribunale di Paola ha condannato il sindaco di Maierà, Giacomo De Marco e il figlio Gino per il reato di bancarotta fraudolenta. Il processo, svoltosi col rito abbreviato, ha confermato il castello accusatorio formulato nei loro confronti dalla procura di Paola, coordinata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di

Bancarotta fraudolenta, condannati Giacomo e Gino De Marco

Il gup del tribunale di Paola ha condannato il sindaco di Maierà, Giacomo De Marco e il figlio Gino per il reato di bancarotta fraudolenta. Il processo, svoltosi col rito abbreviato, ha confermato il castello accusatorio formulato nei loro confronti dalla procura di Paola, coordinata dal procuratore capo Pierpaolo Bruni. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza e diretta dal pubblico ministero Maria Francesca Cerchiara, ha cristallizzato gli elementi di prova in ordine al reato per il quale la procura di Paola aveva ottenuto la custodia in carcere per i due imputati.

Bancarotta fraudolenta, l’esito del processo

Giacomo De Marco è stato condannato a 2 anni e 8 mesi, mentre il figlio Gino a 2 anni con la sospensione della pena. Revocato inoltre il sequestro delle quote e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Condannato anche il presunto prestanome, Ursula Geisler a un anno e 8 mesi. L’azienda del sindaco di Maierà, prima denominata “De Marco Costruzioni Srl” e poi “Scalea Costruzioni Srl”, era gravata da significativi debiti e quindi i due indagati avrebbero posto in essere attività illecite al fine di creare un danno ai creditori.

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