mercoledì,Maggio 15 2024

Discarica di Celico, esultano i manifestanti: ricorso accolto

Si è conclusa l’avventura giudiziaria di circa 40 cittadini presilani che agli inizi del 2019 si erano visti notificare dalla Prefettura di Cosenza altrettante ordinanze-ingiunzioni per l’illecito amministrativo di blocco stradale ex art. 1bis del D.lgs n.66/1948. Sanzioni amministrative, dunque, per un ammontare complessivo di circa 100mila euro che i destinatari avrebbero dovuto versare all’Erario

Discarica di Celico, esultano i manifestanti: ricorso accolto

Si è conclusa l’avventura giudiziaria di circa 40 cittadini presilani che agli inizi del 2019 si erano visti notificare dalla Prefettura di Cosenza altrettante ordinanze-ingiunzioni per l’illecito amministrativo di blocco stradale ex art. 1bis del D.lgs n.66/1948. Sanzioni amministrative, dunque, per un ammontare complessivo di circa 100mila euro che i destinatari avrebbero dovuto versare all’Erario per essere stati “rei” di aver manifestato, pacificamente, per tutelare diritti costituzionalmente protetti, quali la salubrità dell’ambiente e la salute.

Discarica di Celico, la ricostruzione dei fatti

Nella contestazione mossa la condotta dei ricorrenti sarebbe avvenuta nell’ambito di una manifestazione svoltasi giorno 8 marzo 2014 nei pressi della discarica di Celico, ove, in quel preciso periodo, venivano conferiti tonnellate di rifiuti del tipo “tal quale” provenienti da diverse aree urbane ed extraurbane. Il tutto in deroga alla disciplina ordinaria che prevede diverse modalità di trattamento prima del conferimento in discarica. Con tale motivazione ed anche alla luce dell’ampia risonanza conferita dai mass media alla vicenda, numerosi cittadini presilani presidiavano la zona antistante lo stabilimento di Celico, protestando pacificamente contro lo sversamento incontrollato di tonnellate di rifiuti indifferenziati.

L’impegno del Comitato Ambientale Presilano

A febbraio del 2014 – quando le Istituzioni avevano adottato disposizioni in materia di rifiuti in deroga alla normativa vigente – un nutrito gruppo di cittadini presilani aveva deciso di attuare manifestazioni pacifiche al grido “dai rifiuti solo tumori” e “la presila paura non ne ha”. L’intera comunità, soprattutto grazie all’impegno del Comitato Ambientale Presilano, si è schierata da subito al fianco dei cittadini colpiti dalle sanzioni amministrative, rimarcando ancora una volta la legittimità di una protesta che andava avanti solo per salvaguardare beni giuridici della collettività di primaria rilevanza: la salute e la salubrità dell’ambiente. 
La conseguenza non poteva che essere una pioggia di ricorsi avverso provvedimenti ritenuti illegittimi e ingiusti.

Discarica di Celico, l’esito dell’istruttoria

L’istruttoria svolta ha permesso di dimostrare appieno la assoluta legalità dell’operato dei manifestanti che, in quel modo, avevano attuato una condotta di lecita e libera manifestazione del proprio pensiero senza incorrere in fatti illeciti di qualsiasi tipo. Pertanto, il Giudice di Pace di Spezzano della Sila, in data odierna, ha accolto interamente i ricorsi e ha dichiarato l’annullamento delle ordinanze-ingiunzioni prefettizie. Il collegio difensivo era composto, tra gli altri, dagli avvocati Rocco Prestera, Emilia Francesca Aceto, Damiano Ferraro, Daniela Turco, Patricia Polillo, Assunta De Rose, Anna Greco, Emma Orrico, Giovanni Cadavero e Fernando De Donato.

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