giovedì,Maggio 16 2024

Gallo: «Governo e Ue aiutino pesca e agricoltura»

Con un Pil in calo del 9,1%, secondo le più recenti stime del Fondo monetario internazionale, per l’Italia sarà dura uscire dalla crisi. Ma per farlo bisognerà sfruttare al meglio i settori che da anni trainano l’economia del Paese. Tra questi c’è l’agricoltura e Gianluca Gallo lo ha sostenuto nell’ultima Conferenza Stato-Regioni discutendone con Teresa

Gallo: «Governo e Ue aiutino pesca e agricoltura»

Con un Pil in calo del 9,1%, secondo le più recenti stime del Fondo monetario internazionale, per l’Italia sarà dura uscire dalla crisi. Ma per farlo bisognerà sfruttare al meglio i settori che da anni trainano l’economia del Paese. Tra questi c’è l’agricoltura e Gianluca Gallo lo ha sostenuto nell’ultima Conferenza Stato-Regioni discutendone con Teresa Bellanova.

L’assessore calabrese ha chiesto al ministro alle Politiche agricole maggiore sostegno e attenzione da parte del Governo e un aiuto immediato per la promozione dei prodotti agroalimentari sui mercati. Ma ha approfittato del confronto con Bellanova per fare il punto su quanto sta accadendo in Calabria. La Regione, infatti, ha già deliberato lo stato di crisi per i comparti florovivaistico, lattiero-caseario e agrituristico, ma le difficoltà vanno estendendosi ad altri settori. Quello vitivinicolo ad esempio, per il quale – ha spiegato il politico calabrese – «è necessaria un’immissione di liquidità per consentire il ristoro dei danni. Parliamo di un’immissione controllata e, naturalmente, verificata, e non di una somma da restituire nel giro di sette anni». E se quella liquidità non può fornirla il Governo, secondo l’assessore, «bisogna far sì che l’Ue sia meno rigida nella gestione dei fondi comunitari».

I problemi con la pesca e i cinghiali

Certo è che i problemi economici riguardano anche il mondo della pesca, fonte di sostentamento per tanti calabresi. «Bisogna intervenire in ambito Agea – ha dichiarato Gallo – affinché tutti i legacci di natura burocratica e di altro tipo vengano superati rapidamente e si proceda a liberare tutte le risorse disponibili». Infine, l’assessore si è sofffermato sulle difficoltà sorte con il proliferare dei cinghiali, arrivati ad essere oltre 300mila in Calabria. «È evidente – ha affermato l’assessore – come essi costituiscano un grave pericolo per la pubblica incolumità, l’agricoltura e l’allevamento. Per venirne fuori occorrono risposte e strumenti emergenziali». Bellanova si è impegnata a definire di concerto con le Regioni azioni comuni, al termine degli approfondimenti normativi e finanziari già avviati.

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