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Chievo, cosa può e non può presentare nel ricorso contro l’esclusione dalla Serie B

Il Chievo, nel suo ricorso, non potrà presentare ulteriore documentazione rispetto a quella già fornita alla richiesta di iscrizione. È quanto emerge dal regolamento prodotto dalla Lega B per l’iscrizione al campionato cadetto 2021/’22. Per quanto si legge al Titolo IV, quello che appunto prende in esame l’eventualità dei ricorsi, in detta sede «non potrà

Chievo, cosa può e non può presentare nel ricorso contro l’esclusione dalla Serie B

Il Chievo, nel suo ricorso, non potrà presentare ulteriore documentazione rispetto a quella già fornita alla richiesta di iscrizione. È quanto emerge dal regolamento prodotto dalla Lega B per l’iscrizione al campionato cadetto 2021/’22. Per quanto si legge al Titolo IV, quello che appunto prende in esame l’eventualità dei ricorsi, in detta sede «non potrà essere presentata documentazione ulteriore rispetto a quella già esaminata dalla competente commissione, né potrà essere effettuato e/o integrato alcuno degli adempimenti richiamati ai precedenti titoli I), II) e III) il cui termine perentorio è fissato al 28 giugno 2021».

Il ricorso del Chievo

I titoli elencati dal documento della Figc riguardano la documentazione da presentare alla CoViSoC, i Criteri strutturali e i Criteri Sportivi e Organizzativi. Il titolo principale da analizzare è il primo, che riguarda la situazione economica delle società. Si parla del deposito dei contratti del calciatori, dei pagamenti di eventuali debiti con altre società di calcio e delle possibili irregolarità con l’Agenzia delle Entrate. In poche parole: il Chievo, che ieri sera con un comunicato ha già annunciato il proprio ricorso, non potrà consegnare documenti diversi rispetto a quelli già dati al momento dell’iscrizione. Di fatto, può solo far emergere un problema nel respingimento della domanda ma non cambiare la documentazione prodotta. Non ci saranno integrazioni, insomma. Guarascio aspetta.

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