L’Europa e il gas, come dimezzare i consumi entro il 2030
Il nuovo rapporto Europe’s Energy Future invita i leader europei ad attuare un piano di coordinamento internazionale. La proposta prevede investimenti per fornire fino a 80 GW all'anno di capacità rinnovabile, attraverso il supporto di tecnologie flessibili di bilanciamento
L’Europa potrebbe dimezzare il consumo di gas nel settore energetico, ridurre i costi energetici di 323 miliardi di euro ed accrescere l’indipendenza energetica entro il 2030 raddoppiando la capacità rinnovabile. A rivelarlo è il nuovo rapporto Europe’s Energy Future curato dall’azienda tecnologica Wärtsilä che, per affrontare la crisi energetica e consentire una rapida decarbonizzazione, invita i leader europei ad attuare un piano monumentale, ma realizzabile, di coordinamento internazionale. La proposta prevede investimenti per fornire fino a 80 GW all’anno di capacità rinnovabile, attraverso il supporto di tecnologie flessibili di bilanciamento.
L’approccio illustrato nel rapporto di Wärtsilä vedrebbe aumentare la quota di energia rinnovabile nella produzione di elettricità passando dal circa 33% di oggi a oltre il 60% entro il 2030, portando fino al 10% di riduzione potenziale delle bollette elettriche nel breve e lungo termine. Ciò porterebbe a una riduzione del 52% del consumo annuo di gas del settore energetico in tutto il Continente entro il 2030, consentendo di evitare 5.456 TWh di consumi, pari a 3,5 anni di fornitura di gas russo all’Ue,, aumentando significativamente l’indipendenza energetica.
Il rapporto dimostra come l’accelerazione della crescita delle energie rinnovabili potrebbe anche aiutare a risolvere l’immediata crisi energetica. Il piano dei 33 paesi europei, inclusi 27 Stati membri dell’Ue, oltre a Regno Unito, Norvegia, Svizzera e Balcani, mostra che, portando le energie rinnovabili fino al 50% del mix di capacità entro il 2025, l’Europa potrebbe risparmiare 98 miliardi di euro in costi energetici.
Secondo Sushil Purohit, presidente, Wärtsilä Energy ed Evp Wärtsilä, “ridurre la dipendenza dell’Europa dai costosi combustibili fossili di base e aumentare l’indipendenza energetica non deve implicare ulteriori costi per le società elettriche o i consumatori di energia. Accelerare la transizione verso un sistema di energia pulita potrebbe far risparmiare 323 miliardi di euro entro il 2030 rispetto all’attuale ritmo di crescita delle energie rinnovabili. Ecco perché chiediamo di prendere delle decisioni rapidamente per accelerare la crescita delle energie rinnovabili, affrontare la crisi dei prezzi dell’energia e consentire una rapida decarbonizzazione scongiurando l’emergenza climatica. Il momento è adesso”.
Per raggiungere lo scenario ipotizzato da Wärtsilä, i paesi europei dovrebbero aggiungere collettivamente una media di 80 GW di nuova capacità rinnovabile ogni anno fino al 2030. Per fornire energia di carico di base, l’eolico e il solare devono essere implementati insieme a tecnologie di bilanciamento, come l’accumulo di energia e il bilanciamento a prova di futuro motori in grado di funzionare con combustibili sostenibili.