Cosenza, l’esonero di Dionigi e il naufragio del progetto di Gemmi
Il tecnico, sollevato dall'incarico, paga per tutti: l'allenamento sarà diretto da Gatto a meno di colpi di scena. Gli errori del ds, che ha già ammesso di pensare al calciomercato, non passano però sottotraccia
Davide Dionigi non è più l’allenatore del Cosenza dopo l’esonero comunicatogli in giornata: alle 14 dirigerà la seduta Gatto. Il presidente Guarascio ha deciso di voltare pagina, dopo il consueto week-end di riflessione. Perché il sabato e la domenica sono sacri per il numero uno del club. Il lunedì mattina, invece, da quando siede sulla poltrona più ambita della società, gli regala sempre le energie giuste per compiere scelte delicate.
Davide Dionigi paga con l’esonero quattro ko di fila e un’involuzione a livello di gioco preoccupante. A nulla è valso venerdì mattina l’endorsement pubblico dello spogliatoio, con Larrivey e Rigione seduti al suo fianco in conferenza stampa. Il ko contro il Frosinone è risultato fatale. Il progetto del ds Gemmi naufraga così dopo undici giornate e, come chi lo ha preceduto a capo dell’area tecnica, si ritrova costretto a virare su altri allenatori per riportare la barca a riva.
Il mondo del calcio ha una regola inviolabile: paga per tutti l’allenatore. E l’esonero di Dionigi non fa eccezione, considerato che si è finalmente appreso che l’obiettivo del Cosenza era migliorare il piazzamento dello scorso torneo senza parlare di playoff o playout. Insomma, la terra di mezzo era la rotta tracciata dalla proprietà e da Gemmi.
Il direttore sportivo, nel post-partita di Cosenza-Frosinone, ha difeso per ciò che poteva la compagine allestita, ammettendo però che è già proiettato verso la sessione di gennaio. Un’ammissione di responsabilità senza precedenti che certifica come la carta sia una cosa, la realtà un’altra. Con il senno del poi, pesa come un macigno non avere riconfermato Bisoli, aver puntato su Matosevic e aver puntato in sala stampa (!) le sue fiches sulla coppia di mancini Panico-Gozzi. Ma, qui si torna sempre al vero nocciolo della questione, la colpa maggiore è non aver fatto comprendere a Guarascio che l’aumento del budget non era sufficiente considerato il livello medio del torneo 2022-2023.
Al pari dei suoi predecessori, l’arrivo dell’autunno è coinciso per lui con un pettine pieno di nodi. Ha ricevuto la promessa da parte di Guarascio che il calciomercato invernale lo vedrà protagonista. Parole che starà spendendo per convincere qualcuno (Di Biagio o Breda) a guidare il Cosenza verso la salvezza. Che, come ogni mese di novembre, diventa l’obiettivo stagionale.