lunedì,Maggio 20 2024

Tentato omicidio a Corigliano Rossano, Inzitari doveva fare la stessa fine di Marcello Bruzzese

Ci sono diverse analogie tra l'azione di fuoco avvenuta in provincia di Cosenza e quella consumata invece nelle Marche

Tentato omicidio a Corigliano Rossano, Inzitari doveva fare la stessa fine di Marcello Bruzzese

Ci sono diverse analogie tra l’agguato di stampo mafioso avvenuto nel luglio del 2017 a Corigliano Rossano, nel piazzale antistante il centro commerciale “I Portali”, e l’omicidio di ‘ndrangheta consumato il 25 dicembre 2018 a Pesaro, nella Marche, ai danni di Marcello Bruzzese, fratello del collaboratore di giustizia Girolamo Bruzzese. Analogie nell’azione di fuoco e soprattutto nella parte che riguarda gli esecutori materiali. Lo evidenzia il gip distrettuale di Catanzaro, Gilda Danila Romano nel capitolo dedicato alle esigenze cautelari, in ordine alla richiesta d’arresto avanzata dalla Dda di Catanzaro nei confronti di Michelangelo Tripodi, Francesco Candiloro, Gianenrico Fomosa e Antonio Domenico Scarcella.

«Il modus operandi accertato fa individuare una serialità nell’agire degli indagati, laddove gli stessi elementi che ingenerano il reato e le sue sfaccettature aggravanti evidenziano proprio l’abitualità di tali soggetti e la loro capacità e caparbietà a commettere azioni di tal fatta» si legge nel provvedimento.

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«Anche la evidente presenza di un imponente sistema di videosorveglianza non riesce a fungere da valido deterrente. Al primo disagio manifestato da Formosa sul punto, che già solo davanti l’ingresso del Declathon aveva notato l’installazione di sei telecamere, i tre si sono allontanati, ma al momento dell’agguato, la reiterazione del dubbio non porta né Candiloro neé Tripodi a cambiare idea» scrive il gip di Catanzaro.

«Gli stessi quindi hanno compiuto l’agguato proprio sotto le telecamere, ritrovandosi ad attraversare l’intero parcheggio lungo un percorso con plurime telecamere che hanno riportato i loro movimenti (esplicitati in atti), e addirittura quando Inzitari è sceso dall’auto per ripararsi all’interno del negozio, parrebbe che Tripodi volesse inseguirlo fin dentro» aggiunge il giudicante.

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«Quanto a Tripodi e Candiloro deve richiamarsi e sottolinearsi quanto ulteriormente risultante dagli atti, ovvero sia che con sentenza emessa nel giugno 2023 all’esito del giudizio celebratosi dinanzi al giudice per l’udienza preliminare di Ancona, entrambi sono stati condannati alla pena dell’ergastolo per l’omicidio di Marcello Bruzzese, commesso il 25 dicembre 2018 a Pesaro. Il dato – secondo il gip – va necessariamente letto in relazione al reato per cui si procede poiché in quel caso la vittima era il fratello di Girolamo Biagio Bruzzese che, al pari di Inzitari, aveva reso dichiarazioni indizianti nei confronti della famiglia Crea», cosca operante a Rizziconi, nella piana di Gioia Tauro.

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