domenica,Maggio 19 2024

Maestri rivela: «Compravo cocaina a Cassano ogni quindici giorni»

Nel verbale reso davanti ai magistrati della Dda di Catanzaro, il collaboratore di giustizia parla di Nicola Abbruzzese "Semiasse" e Gennaro Presta

Maestri rivela: «Compravo cocaina a Cassano ogni quindici giorni»

Il verbale che la Dda di Catanzaro ha chiesto di acquisire agli atti del procedimento penale “Athena” è pieno di omissis. Non è l’unico reso da Gianluca Maestri, pentito di ‘ndrangheta, davanti agli investigatori antimafia. Ma è senza dubbio quello più attuale nell’ambito all’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Alessandro Riello contro i clan Abbruzzese e Forastefano di Cassano Ionio.

Droga ed estorsioni

L’indagine “Athena” ha infatti l’obiettivo di punire dal punto di vista penale le condotte dei soggetti vicini alle due cosche operanti nella Sibaritide, attive in varie attività illecite. Dal traffico di droga, dove gli Abbruzzese sono leader, alle estorsioni, senza dimenticare reati di usura, danneggiamenti o intestazioni fittizie di beni. Poi ci sono gli omicidi, più di dieci dal 2018 ad oggi, ma questo è un altro capitolo.

Quello che interessa “Athena” riguarda i rapporti intercorsi tra Gianluca Maestri e Nicola Abbruzzese, alias “Semiasse“. Chi sono? Dal 2019 hanno occupato un ruolo di primo piano nel vasto mondo mafioso degli “zingari” cosentini. Maestri, insieme a Ivan Barone, è stato fino al 31 agosto 2022, il “reggente” della cosca “rom” di via Popilia. “Semiasse” ha assunto le redini del gruppo dopo la cattura del nipote Luigi Abbruzzese, figlio di “Dentuzzo“, capo assoluto degli “zingari” di Cassano Ionio.

I viaggi di Maestri a Cassano

I contatti tra Maestri e Nicola Abbruzzese si sarebbero intensificati dopo gli arresti di “Testa di Serpente“, l’inchiesta antimafia della Dda di Catanzaro contro i gruppi Abbruzzese “Banana” e Porcaro di Cosenza. Il pentito riferito su queste cose. «Il prezzo al quale pagavo la cocaina, quando l’acquistavo da Nicola Abbruzzese, era di 43/45 euro al grammo e mi rifornivo ogni 15 giorni circa». Maestri ha poi aggiunto: «Ricordo di essere stato più volte a Cassano, nell’azienda che ho indicato come quella in cui ero andato con Gennaro Presta per l’acquisto di una piccola partita di droga, da trattare con Nicola “Semiasse” e Pasquale Forastefano». Un avvenimento che sarebbe avvenuto prima degli arresti di “Kossa“, l’altra inchiesta antimafia portata a termine dalla Dda di Catanzaro nel febbraio 2021 contro la cosca Forastefano. Da questa indagine è spuntato fuori un altro pentito: Luca Talarico.

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