“Vallone di Rovito”, prima sesso e poi la rapina: condannato un giovane romeno
Un giovane romeno, all’epoca dei fatti minorenne, è stato condannato per una rapina avvenuta a Cosenza e un furto commesso in un negozio di scarpe. Il gup, col rito abbreviato, gli ha inflitto un anno e due mesi. L’imputato nel corso del processo aveva ammesso di aver rapinato l’operatore ecologico ma ha sempre negato di essere stato
Un giovane romeno, all’epoca dei fatti minorenne, è stato condannato per una rapina avvenuta a Cosenza e un furto commesso in un negozio di scarpe. Il gup, col rito abbreviato, gli ha inflitto un anno e due mesi. L’imputato nel corso del processo aveva ammesso di aver rapinato l’operatore ecologico ma ha sempre negato di essere stato lui a rubare il portafoglio della titolare dell’esercizio commerciale.
Prima avrebbero fatto sesso, appartandosi in macchina in località “Vallone di Rovito”, poi avrebbero rapinato la vittima, un operatore ecologico di Cosenza che li aveva fatti salire in cambio di 10 euro a testa.
Lo avrebbero prima colpito con pugni al volto, mentre il ragazzo maggiorenne, tenendolo da dietro con le braccia, permetteva a S. M. D. d impossessarsi dei documenti personali, della carta di credito e proseguendo nell’azione violenta con calci e pugni nonostante la vittima fosse già a terra.
I due, prima di darsi alla fuga, avrebbero preso dal portafoglio anche 400 euro e il cellulare dell’uomo e infine avrebbero tolto le chiavi di accensione dell’auto. La vittima in quel momento sanguinava. Fatti avvenuti il 25 ottobre del 2015, ma denunciati solo tre giorni dopo.
A due giorni dalla rapina, e con i carabinieri della stazione “Cosenza Principale” sulle loro tracce, i due malviventi avrebbero commesso un altro reato, stavolta in provincia di Catanzaro.
E’ il 27 ottobre quando la titolare di un negozio di scarpe chiama la Squadra Volante per denunciare il furto del suo portafoglio, accusando del gesto il giovane romeno e l’amico maggiorenne.
Secondo la ricostruzione fornita dalla signora, i due avrebbero chiesto di provarsi un paio di scarpe, sfilando dall’interno della borsa per l’appunto il portafoglio.
Visitando le immagini a circuito chiuso con il marito, avrebbero visto i due giovani impossessarsi dell’oggetto mentre sostavano sui binari della stazione ferroviaria. L’uomo così decise di salire sul treno, scatenando una lite con i due fino all’arrivo degli agenti della Squadra Volante.
I due confermavano di essere stati nel negozio ma negavano di aver rubato il portafoglio.
Nel corso del processo, svoltosi in abbreviato, il giovane all’epoca dei fatti minorenne ha confessato di aver rapinato l’uomo di Cosenza ma ha respinto con forza le accuse di aver rubato insieme al suo amico il portafoglio della titolare del negozio di scarpe.
Tuttavia, la procura minorile di Catanzaro – rappresentata in giudizio dal pm Mariarita Tartaglia – ha chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi per S. M. D., ma all’esito della discussione dell’avvocato Michelangelo Russo del foro di Cosenza, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Catanzaro, la dottoressa Folino ha condannato il giovane romeno a un anno e due mesi. La difesa farà Appello in quanto per il furto ritiene che il suo assistito sia totalmente estraneo, visto che il romeno ha spiegato che a commetterlo sarebbe stato il suo amico. (Antonio Alizzi)