giovedì,Maggio 16 2024

Ex marito sotto processo per calunnia: il tribunale di Castrovillari lo assolve

Si è concluso, dopo sette lunghe udienze, il processo a carico di Luigi Caruso, imputato del reato di calunnia. L’imputato, difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Claudio Cavaliere, è stato dichiarato innocente con la formula più ampia. La pronuncia è arrivata nel tardo pomeriggio del 19 luglio scorso dal Tribunale monocratico di Castrovillari, rappresentato nel procedimento

Ex marito sotto processo per calunnia: il tribunale di Castrovillari lo assolve

Si è concluso, dopo sette lunghe udienze, il processo a carico di Luigi Caruso, imputato del reato di calunnia. L’imputato, difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Claudio Cavaliere, è stato dichiarato innocente con la formula più ampia.

La pronuncia è arrivata nel tardo pomeriggio del 19 luglio scorso dal Tribunale monocratico di Castrovillari, rappresentato nel procedimento penale dal giudice Giusy Ferrucci.

Il processo per calunnia, nei confronti di Caruso, traeva spunto da una denuncia di reato della sua ex moglie, rispetto alla quale la Procura di Castrovillari formulava l’ipotesi accusatoria sostenuta sino alla fine dell’articolato processo, dal pubblico ministero e dalla parte civile, rappresentata dall’avvocato Roberto Laghi, che hanno chiesto la condanna dell’imputato (il pm ad un anno e quattro mesi di reclusione) ed il risarcimento del danno sofferto.

A seguito della separazione dei due, la donna aveva accusato il suo ex marito di aver denunciato falsamente lo smarrimento della polizza assicurativa automobilistica nella consapevolezza che questa si trovasse nell’autovettura in uso alla stessa, al sol scopo di danneggiarla.

La difesa dell’imputato, nonostante la severa richiesta di pena avanzata dalla pubblica accusa, ha messo in luce le criticità e le lacune sostanziali dell’impianto accusatorio.

Nonostante le insidie che prospettava la fattispecie, i difensori «sono lieti che il Giudice abbia ben colto la ratio delle norme malamente scomodate dall’accusa, pubblica e privata, e ben evidenziata la condotta rispettosa delle regole del proprio assistito».

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