venerdì,Marzo 29 2024

Cosenza, Alfonsino Falbo assolto dall’accusa di tentata estorsione

Il genero del boss Franco Perna era sospettato di essere l'autore di un tris di intimidazioni ai danni di un commerciante del centro città

Cosenza, Alfonsino Falbo assolto dall’accusa di tentata estorsione

Resterà ignoto l’autore del tris di intimidazioni subite da un commerciante cosentino nel 2016. Ieri, infatti, il processo relativo a quei fatti si è concluso con l’assoluzione dell’unico imputato, Alfonsino Falbo, dall’accusa di tentata estorsione «per non aver commesso il fatto».

All’epoca, tutto ha inizio a giugno con il ritrovamento di una bottiglia incendiaria davanti al negozio della parte offesa, ubicato nel centro di Cosenza. Tempo tre mesi e a questo segnale se ne aggiunge un altro: una grossa biglia viene lanciata contro i vetri dell’abitazione del commerciante, mandandoli in frantumi. Non finisce qua, perché a gennaio del 2017 chi lo ha messo nel mirino decide di alzare il tiro: proiettili contro l’auto della moglie e la paura è servita.

I sospetti su Falbo, genero del boss Franco Perna, si concentrano quando la vittima riferisce agli investigatori di aver ricevuto da lui un messaggio di questo tenore: «Digli agli amici tuoi di rivolgersi agli amici buoni». Parole che Falbo gli avrebbe mandato a dire attraverso un altro amico commerciante e che comportano, dunque, la sua iscrizione nel registro degli indagati. Nel tempo, a questo non si aggiungono altri indizi, tant’è che la Procura arriva a chiedere l’archiviazione del caso.

Non andrà così, perché il gip dispone l’imputazione coatta di Falbo, anticamera di un processo conclusosi in modo positivo per lui. Alla fine, infatti, nell’istruttoria dibattimentale prevalente è stata la linea difensiva impostata dall’avvocato Antonio Ingrosso, tant’è che alla stessa ha finito per associarsi anche la pubblica accusa chiedendo anch’essa l’assoluzione dell’imputato.   

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