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Goretti: «Cosenza, costruiamo un modello. Occhiuzzi tecnico importante»

La prima parte delle parole del ds rossoblù in conferenza stampa: «Ci sono due partite che non mi vanno davvero giù per come le abbiamo perse».

Goretti: «Cosenza, costruiamo un modello. Occhiuzzi tecnico importante»

Il Direttore Sportivo del Cosenza, Roberto Goretti, ha parlato in una lunga conferenza stampa ai giornalisti presenti quest’oggi al “San Vito – Marulla”. Ecco le prima parte delle sue parole, nella seconda si è analizzato l’aspetto legato maggiormente al calciomercato.

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«Ho costruito due Cosenza per la salvezza»

Così sul suo arrivo a Cosenza: «I primi di agosto il Presidente mi chiama. Prima di accettare ascolto i consigli anche di altri direttori sportivi più esperti e tutti mi dicono di pensarci bene perché la situazione è difficilissima con soli 6 giocatori in rosa a 15 giorni dall’inizio del campionato. Accetto. Mi è sembrata una sfida difficilissima ed importante. Avevo l’obiettivo di essere ancora in corsa per la salvezza alla data del 31 gennaio 2022. Sapevo che avrei dovuto gestire nella prima fase tante sconfitte». Goretti spiega il suo piano per la salvezza: «Ho esposto al Presidente le strade percorribili. Potevamo costruire una rosa con tanti calciatori vecchi e stipendi importanti o fare una squadra di giovani con stipendi bassi, apporto di contribuzione importante e possibilità eventualmente di spostare facilmente i calciatori a gennaio. Ho spiegato che potevano esserci due Cosenza. Uno che arrivasse vivo al 31 gennaio ed un altro che potesse concludere il campionato. Il Presidente ha accettato la mia linea e siamo partiti».

«Due partite sono il mio rammarico»

Sulla classifica Goretti è chiaro: «Speravo di avere 3 punti in più che ci avrebbero permesso di partire da una posizione più facile. Quelli che abbiamo sono punti sudati che ci permettono di poter lottare, li abbiamo ottenuti vincendo anche gare che non meritavamo. Abbiamo toppato due partite che non mi vanno giù contro Reggina e Spal. Contro due squadre che non ci erano superiori. Da ottobre abbiamo iniziato a lavorare su quella che poteva essere la seconda squadra, quella di adesso, per competere con le altre alla pari nella seconda parte di campionato. Sul mercato – spiega Goretti – Abbiamo fatto un lavoro diverso dagli altri anni, che ritengo soddisfacente. All’interno c’è entusiasmo, forza, energia. All’esterno tutto ciò si può misurare con le presenze allo stadio. I tifosi sono la nostra cartina tornasole. Adesso vedremo se ci saranno i risultati. Siamo passati da una rosa da ultimi posti ad una squadra molto serie per la B. Ho lavorato per il Cosenza del presente e del futuro. C’è una base di ottimo livello. Calciatori che avranno valore sul mercato anche in futuro».

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Zaffaroni e Occhiuzzi

Si chiede a Goretti dell’esonero di Zaffaroni: «E’ una persona straordinaria, un uomo di grande valore. La valutazione è stata fatta per un percorso a lungo termine. I suoi punti sono importanti e pesanti. E’ giusto però che Occhiuzzi abbia grande fiducia da parte di tutti». Il giudizio sull’attuale tecnico del Cosenza è nettissimo: «E’ un bravo allenatore, un tecnico importante. Chi vede tutti i giorni gli allenamenti se ne rende conto benissimo. Come tutti i giovani che fanno lavori di responsabilità, può fare errori. Il mister sa dove deve migliorare ma è una persona in gamba, preparata, ama il Cosenza, ha una grande resilienza, valore morali, conosce l’ambiente. Per quel che mi riguarda sono soddisfatto del suo lavoro».

«Costruire un modello di calcio»

Ci sono tante cose da migliorare però all’interno del Cosenza secondo Goretti: «Qui ci sono delle grandi potenzialità. Bisogna costruire un modello. Non si può fare calcio allo stesso modo in tutte le città. Bisogna capire quali siano le risorse e le responsabilità. Per me senza strutture non si può fare nulla. La politica per il Cosenza non mi sembra che abbia fatto tantissimo, anche se tutti si dichiarano tifosi. E questo è un territorio che sforna giocatori a livello nazionale. Bisogna mettere insieme parecchi pezzi per costruire il futuro. Al momento sono lontani e dislegati».

«Ai tifosi non posso chiedere nulla»

Infine un passaggio sui tifosi: “A loro non possiamo chiedere niente, non sarebbe giusto. Se la squadra inizia a vincere si riavvicineranno. E’ evidente che hanno una grande passione. Tocca a noi farli riavvicinare. Deve nascere da dentro. Da tutte le componenti che lavorano all’interno della squadra. Invito tutti quelli che lavorando per il Cosenza – conclude Goretti – a trasmettere alla squadra questa passione, questa voglia. Nello staff tecnico ci sono tutti quelli che sentono questa squadra, questa maglia, questa città. Vengono dal settore giovanile e questo può essere un valore in più”.

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