domenica,Maggio 19 2024

Arresti a Cosenza, revocati i domiciliari all’ex assessore Pino Munno. E Ciancio rimane in carcere

Il Riesame di Catanzaro accoglie parzialmente le richieste avanzate dall'ex amministratore, che ora dovrà rispettare la misura del divieto di dimora nella provincia di Cosenza

Arresti a Cosenza, revocati i domiciliari all’ex assessore Pino Munno. E Ciancio rimane in carcere

Dopo Remo Florio e Stefano Marigliano, il tribunale del Riesame di Catanzaro assume un’altra decisione. I giudici cautelari infatti hanno accolto parzialmente l’istanza di revoca della misura cautelare nei confronti dell’ex assessore di Rende Pino Munno, indagato nell’ultima operazione antimafia della Dda di Catanzaro con l’accusa di aver favorito il presunto gruppo mafioso riconducibile ad Adolfo D’Ambrosio, nell’ambito della sua attività di amministratore del comune di Rende.

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Pino Munno, già nel corso dell’interrogatorio di garanzia, si era difeso a denti stretti, presentando una lunga memoria, nella quale si evidenziavano tutte le sue condotte, a suo dire lecite, rispetto alle gravi contestazioni mosse contro di lui dai pm antimafia Vito Valerio e Corrado Cubellotti. Pino Munno, difeso dall’avvocato Enzo Belvedere, lascia dunque i domiciliari, ma dovrà rispettare la misura del divieto di dimora nella provincia di Cosenza, applicata in sostituzione di quella originaria.

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Il Tdl infine ha confermato la custodia in carcere per Massimo Ciancio, ritenuto intraneo alla confederazione mafiosa di Cosenza. Se ne riparlerà eventualmente in Cassazione. L’indagato è difeso dall’avvocato Luca Acciardi.

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