venerdì,Marzo 29 2024

Inflazione, l’Istat: a ottobre vola a +11,9%, ai massimi livelli dal 1984

La forte accelerazione a causa dei prezzi dei Beni energetici (da +44,5% di settembre a +73,2%). Il Codacons: «Per le famiglie stangata da 3.655 euro»

Inflazione, l’Istat: a ottobre vola a +11,9%, ai massimi livelli dal 1984

Impennata dell’inflazione a ottobre, un record che non si registrava da marzo 1984. Secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registra un aumento del 3,5% su base mensile e dell’11,9% su base annua (da +8,9% del mese precedente). E’ quanto emerge dalle rilevazioni dell’Istat.

Bisogna risalire a marzo 1984 per un tendenziale dell’indice generale Nic come quello che si è registrato ad ottobre. L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,0% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta del 4,0% su base mensile e del 12,8% su base annua (da +9,4% nel mese precedente).

La forte accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve soprattutto ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +44,5% di settembre a +73,2%) sia regolamentati (da +47,7% a +62,1%) sia non regolamentati (da +41,2% a +79,5%), e in misura minore ai prezzi dei Beni alimentari (da +11,4% a +13,1%), sia lavorati (da +11,4% a +13,4%) sia non lavorati (da +11,0% a +12,9%) e degli Altri beni (da +4,0% a +4,5%). Rallentano invece i prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +5,7% di settembre a +5,1%).

PREZZI PRODUZIONE – Nuovo netto balzo anche dei prezzi alla produzione per l’industria che a settembre – riferisce l’Istat – aumentano del 2,8% su base mensile e del 41,8% su base annua, accelerando persino rispetto al +40,1% di agosto. Sul mercato interno i prezzi crescono del 3,5% rispetto ad agosto e del 53,0% su base annua (da +50,5% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, spiega l’Istat – i prezzi registrano un incremento molto meno marcato sia a livello congiunturale (+0,8%) sia a livello tendenziale (+12,6%).

Sul mercato estero la crescita congiunturale dei prezzi è modesta (+0,3%), risultato di incrementi contenuti per entrambe le aree, euro (+0,2%) e non euro (+0,4%), mentre su base annua, i prezzi crescono dell’11,9% (+11,4% area euro, +12,3% area non euro).

CODACONS – Il Codacons quantifica la stangata record per la famiglia “tipo” italiana, pari a +3.655 euro l’anno. Solo per gli alimentari (+13,5% a ottobre) un nucleo si ritrova a spendere in media +752 euro su base annua. “L’emergenza energia e il rialzo dei carburanti hanno avuto nell’ultimo mese effetti disastrosi sui prezzi al dettaglio, aggravando enormemente la spesa delle famiglie”, spiega il presidente Carlo Rienzi. “Una situazione che ora fa scattare l’allarme sui consumi di Natale perché gli italiani, di fronte a un’inflazione record, saranno costretti a tirare la cinghia sugli acquisti legati alle prossime festività. Un danno enorme per il commercio e l’economia nazionale che il nuovo governo deve assolutamente evitare, disponendo subito il taglio dell’Iva sugli alimentari”.

fonte: Adnkronos

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