Malena, dalla militanza politica alla pornografia senza rimpianti
L'attrice hard ha raccontato ad Acri alcuni aneddoti sulla sua esperienza nell'assemblea nazionale del Partito democratico
Nei giorni scorsi una vera e propria bufera di polemiche si è abbattuta sulla presentazione, ad Acri, del libro scritto dalla pornostar Malena. A contestare l’evento, organizzato dall’associazione Cineincontriamoci, il sindacato delle Famiglie (Sidef Calabria) supportato dal Garante per l’infanzia Antonio Marziale che, attraverso due note, avevano chiesto di annullare la manifestazione, poiché secondo il loro punto di vista sarebbe stata solo un’occasione per promuovere la pornografia.
L’evento si è però svolto, ed il volume “Pura”edito da Mondadori, è stato presentato addirittura all’interno della sala delle colonne di Palazzo Sanseverino Falcone. L’ampia location, concessa dal Comune di Acri, ha preso il posto di un locale privato (bar gelateria) della città nel Cosentino, successivamente al tam tam mediatico che si è venuto a creare e che, in previsione di una folta presenza di pubblico ha costretto gli organizzatori a optare per uno spazio più sicuro e capiente. Insomma le polemiche hanno sostanzialmente fatto da cassa di risonanza.
Malena, arrivata in pompa magna e scortata dai volontari della locale associazione dei carabinieri, ha preso parte all’incontro moderato dal giornalista Piero Cirino, al quale hanno partecipato anche l’assessore allo spettacolo di Acri Gino Maiorano, il titolare del punto Callipo di Acri Antonio Fallivelli, l’orafo calabrese Domenico Tordo e l’organizzatore dell’evento Mattia Scaramuzzo, presidente dell’associazione Cineincontriamoci.
Le polemiche e l’amore per il Sud
L’attrice hard, (ora autrice di un libro) è ovviamente tornata sulle polemiche dei giorni scorsi parlando di attacco personale: «È stato tutto un discorso personale – dice – che ha fatto fare una brutta figura a tutta la comunità calabrese. Io sono stata in Calabria un mese fa e sono sempre stata accolta sempre magnificamente. A causa di questo discorso personale ci hanno rimesso la faccia tutti gli uomini calabresi».
La presentazione dell’autobiografia del libro di Malena ha scatenato (soprattutto sui social) anche una serie di commenti a favore della manifestazione acrese. Una vera e propria “onda di caparbietà” che è stata apprezzata dalla stessa autrice pugliese: «Il sud ci ha dato un elemento importante che è la caparbietà – ha detto Malena – altrimenti non saremmo stati qui. Ringrazierò per sempre la mia terra che è poi la vostra terra che ci ha fatto caparbi ma con il cuore».
Malena durante il suo intervento ha avuto parole di ammirazione nei confronti della Calabria: «Questa è una regione alla quale sono molto legata anche perché il mio editor calabrese». E parlando più in generale delle regioni del sud Italia: «Noi siamo super accoglienti e lo saremo sempre. Mi spiace – ha detto Malena – che deve sempre passare il messaggio che siamo chiusi mentalmente. Il sud è simbolo dell’accoglienza e tale deve restare».
Malena e la politica
Prima della carriera da attrice hard, Malena, o meglio Filomena Mastromarino, ha anche fatto parte del mondo della politica, militando tra le fila del Partito democratico. Nel 2013, la giovane renziana doc, era stata addirittura eletta nell’assemblea nazionale del Pd nel collegio Bari 2. Anche in quell’occasione non mancarono le polemiche per la sua presunta inadeguatezza a ricoprire quel ruolo.
La Mastromarino, adesso Malena, durante la presentazione del libro, ha raccontato anche qualche aneddoto legato alla sua breve esperienza politica. All’epoca dei fatti, lavorava in un’agenzia immobiliare («ho studiato per questo – ha detto l’attrice – e ho preso anche un patentino») e il suo socio «era esponente del Partito democratico», e così per una questione di quote rosa, la Mastromarino venne candidata all’assemblea nazionale, “abbinata“ proprio al collega di lavoro. «Io organizzavo le sue campagne elettorali – dice – facevo fotocopie, stampavo e affiggevo manifesti».
Che l’Italia, dal punto di vista elettorale (e non solo), non sia basata sulla meritocrazia è cosa nota e Malena, nel suo ricordo politico né da quasi conferma: «Io di politica non mi ero mai interessata, ma fu fatto il mio nome perché ero una persona di fiducia». E ancora: «È stato un tam tam mediatico che serviva. Lo scandalo crea movimento – dice -. e invece di mettermi su una barca che poteva affondare, mi hanno messo su un razzo per andare sulla luna».
Zero interviste
In una sala piena, ma sicuramente non stracolma, non sono mancati gli immancabili selfie, anche se qualcuno ha storto il naso. L’autrice di “Pura” ha infatti concesso di farsi immortalare solo insieme a chi acquistava (o aveva acquistato) il volume della sua biografia. Tra le note stonate, anche la poca (anzi nulla) disponibilità ad incontrare la stampa per le interviste che, in queste occasioni, sono quasi di rito. Malena ha invece glissato tutti, preferendo (giustamente) la cena a base di prodotti del luogo. Una cena conclusa con un ottimo tartufo di Pizzo, così come documentato anche dai suoi social. Proprio sui social ha anche pubblicato delle foto che la ritraggono in giro per Acri, intenta a promuovere alcune attività commerciali ma anche a degustare dolci, miele e gli “squadatielli” tipico tarallo artigianale acrese. Sotto questo aspetto Malena si dimostra buongustaia.
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