mercoledì,Maggio 15 2024

Marcello Manna scrive al Prefetto: «Sospendete la procedura di scioglimento per Rende»

Il sindaco chiede anche l'accesso agli atti e di essere sentito per le controdeduzioni sulla relazione della commissione d'accesso

Marcello Manna scrive al Prefetto: «Sospendete la procedura di scioglimento per Rende»

Il sindaco di Rende, Marcello Manna, ha scritto al Prefetto di Cosenza in ordine alla disciplina che regola lo scioglimento dei comuni. Una procedura da sempre molto dibattuta come dimostra il fatto che nel tempo sono state diverse le proposte di legge tese a modificarla in senso più garantista, assicurando quanto meno la possibilità di un contraddittorio per gli amministratori dei comuni in cui viene inviata la commissione d’accesso. Fra l’altro già nel 2014 il “Rapporto per una moderna politica antimafia a cura della Presidenza del Consiglio dei ministri” ne metteva in luce i limiti e, con questi, le esigenze di riforma. 

Manna oggi scrive al Prefetto di Cosenza, Vittoria Sciamarella, per chiedere tre cose. La prima è la possibilità di ottenere un accesso agli atti. La seconda la possibilità di essere audito dal Prefetto prima della decisione in ordine allo scioglimento del consiglio comunale ed infine la terza è quella di sospendere il procedimento in corso visto che in Senato è in discussione proprio un disegno di legge che punta ad inserire nella procedura di scioglimento, un momento di contraddittorio con gli amministratori.  Ricordiamo che la commissione d’accesso si è insediata al comune di Rende lo scorso 30 settembre con gli accertamenti che si sono conclusi il 6 aprile con l’invio della relazione alla Prefettura.

Oggi il sindaco Manna ricorda che sul tema sono intervenuti in tempi recentissimi, sono intervenuti sia il Consiglio di Stato (sent. n. 19 del 25.09.2020) che la Corte Costituzionale (dec. n. 180 del 19.07.2022) per dire che la disciplina come è strutturata oggi presenta evidenti lacune. Ne è ulteriore prova la circostanza di una recente proposta di legge – presentata in Senato in questa XIX Legislatura (la n. 263 – C.696) e comunicata alla Presidenza in data 26 ottobre 2022 – la quale «evidenzia la forte incidenza dei provvedimenti di scioglimento sull’autonomia degli enti locali e, nello stesso tempo, chiede – in virtù di quanto sopra ribadito – proprio la modifica del comma 3 dell’art 143 T.U.E.L. Risulta del tutto evidente che, in caso di approvazione del disegno di legge in parola, si realizzerebbe una modifica (rectius, integrazione) molto importante della normativa vigente, in direzione di una estensione delle garanzie defensionali per un più completo contraddittorio, della quale non può non tenersi conto sin da subito. Più in particolare, la proposta sopra indicata intende prevedere la possibilità per il rappresentante legale dell’Ente locale di fornire le proprie controdeduzioni ed essere sentito, prima della determinazione del Prefetto (sulla procedibilità dell’eventuale domanda di scioglimento) e, quindi, ben prima che gli atti passino alle fasi successive».

Alla luce di tutte queste circostanze, Manna chiede appunto  di essere «autorizzato ad accedere agli atti che verranno a Lei prodotti dalla Commissione d’accesso, dei quali si chiede di prendere visione e di cui si fa richiesta di poter estrarne copia». Il penalista chiede altresì di essere «audito per fornire eventuali chiarimenti e spiegazioni rispetto a quanto a Lei trasmesso dalla stessa Commissione». Ed infine chiede «di sollevare dinanzi al Ministro competente la questione della opportunità di sospensione del procedimento in corso, nell’attesa di conoscere l’esito che avrà la proposta di legge presentata in Senato e già sopra menzionata, ovvero di essere autorizzati dallo stesso Ministro ad integrare una forma di contraddittorio cosi come delineata con la presente richiesta».

Vedremo come la Prefettura accoglierà le istanze del sindaco di Rende che certamente andranno incontro nell’opinione pubblica ad una doppia lettura: c’è chi vi leggerà un disperato tentativo di scongiurare lo scioglimento dell’ente e chi invece una battaglia a tutela dei diritti. Manna la intende in quest’ultimo senso ed è determinato a portare la questione anche in sede di Anci nazionale.

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