mercoledì,Maggio 15 2024

Tavernise (M5S): «Ecco i “medici imboscati”». Nel suo report i numeri dell’AO di Cosenza | VIDEO

Il consigliere regionale snocciola i dati, ancora parziali, della sua inchiesta: «570 tra medici e infermieri In Calabria sono sottratti in tutto o in parte alle mansioni per le quali sono stati assunti»

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Camici bianchi “imboscati” e corsie inesorabilmente vuote. È la denuncia che questa mattina il consigliere regionale Davide Tavernise ha inteso effettuare in una conferenza stampa a Rende. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha snocciolati una serie di dati, ancora parziali, relativi ad un’indagine che ha condotto negli ultimi sette mesi. Il dato allarmante parla di 570 tra medici e infermieri sottratti in tutto o in parte alle corsie ospedaliere con conseguente disservizio arrecato ai pazienti.

La ricognizione sulla Sanità Calabrese, definita «l’ultima in Italia», è ancora parziale. Tavernise, infatti, ha richiesto l’accesso agli atti delle aziende sanitarie della Calabria. Non tutte però hanno risposto alle sue sollecitazioni. Le risposte sono arrivate dal Pugliese-Ciaccio, dal Mater Domini, dal Gom di Reggio Calabria e dall’Annunziata come Aziende Ospedaliere. Ha risposto anche l’Asp di Crotone e una parte dell’Asp di Catanzaro, ma nel conteggio manca tutta l’Asp di Cosenza, tranne lo Spoke di Corigliano-Rossano, e non esistono dati riguardanti tutta l’Asp di Vibo Valentia e quella di Reggio Calabria.

I numeri nel dettaglio

I dati parziali cristallizzati dalla ricognizione di Tavernise individuano almeno 62 unità di personale sanitario impiegato in attività rientranti nel ruolo amministrativo o comunque adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto. Non solo, perché la Calabria “vanta” almeno 508 unità di personale sanitario con inidoneità certificata o idoneità con prescrizioni limitanti per lo svolgimento delle mansioni per la quali è stato assunto. Ne consegue pertanto che circa 570 tra medici e infermieri non vivono la corsia secondo i dati ricevuti dalle Aziende Sanitarie calabresi. Di seguito il focus sull’Aziende Ospedaliera di Cosenza e sullo Spoke di Corigliano Rossano.

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