L’INTERVISTA | Monsignor Checchinato, il Vescovo pasionaro: «Io prete e contento. Non avrò mai paura di dire ciò che penso»
Il Pastore dell'Arcidiocesi Cosenza-Bisignano sta conquistando fedeli e non con posizioni progressiste, che però traggono spunto dal Vangelo. Davanti alle nostre domande su aborto, malaffare, omotransfobia, migranti e futuro dei giovani risponde con naturalezza. Proprio come Papa Francesco
Ascoltare il nuovo Arcivescovo della Diocesi Cosenza-Bisignano, Monsignor Giovanni Checchinato, è un’esperienza coinvolgente. L’intervista esclusiva che ha rilasciato ai nostri canali abbraccia ambiti differenti tra loro, ma che rendono perfettamente l’idea di come il Pastore padroneggi con disarmante naturalezza tematiche scomode. Il paragone con Papa Francesco sorge spontaneo, perché se da un lato ne incarna lo stesso spirito progressista, dall’altro è sempre attento a ricordare gli insegnamenti del Vangelo.
Monsignor Giovanni Checchinato ha subito rotto gli schemi e fatto breccia tra i fedeli che erano molto affezionati al suo predecessore Francesco Nolè. Ha tuttavia catturato fin dal primo giorno di apostolato bruzio anche l’attenzione di chi credente non è, sapendone declinare la stessa lingua e condividendo battaglie etiche e sociali.
L’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano in appena quattro mesi e mezzo dal suo insediamento ha preso posizione sulla tragedia di Cutro («la croce con i resti del barchino è il fallimento dell’umanità»), sull’Autonomia differenziata («la terra è di tutti, nessuno può utilizzarla in modo diverso da come Dio ha pensato») e sull’omotransfobia («non celebrerei il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ma mi batterei con loro affinché lo Stato nei riconosca i diritti»). Il primo pensiero, però, lo ha rivolto ai giovani a cui ha detto di «non smettere mai di sognare».
Nell’intervista rilasciata a Cosenza Channel e LaC News24 Monsignor Giovanni Checchinato affronta tutti questi temi, non tirandosi indietro dinanzi a domande sul malaffare, sull’aborto e ammettendo di passeggiare in incognito per Cosenza «alla ricerca dell’uomo come Diogene». Il tutto mentre ammette di essere un fan di Nanni Moretti, un prete e contento.
