domenica,Maggio 19 2024

Cosenza, tensione con i dipendenti dell’Amaco in Consiglio comunale. Poi il colloquio con il sindaco | VIDEO

Una quarantina di lavoratori ha interrotto la seduta a Palazzo dei Bruzi chiedendo a gran voce la tutela del posto di lavoro. Il faccia a faccia con Caruso e Mazzuca ha riportato la calma

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Momenti di tensione a Palazzo dei Bruzi, poi mezzora di confronto per riportare la calma tra il sindaco Franz Caruso, il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca e i dipendenti dell’Amaco che avevano interrotto il pubblico consesso reclamando la giusta attenzione per la drammatica situazione che stanno vivendo. Il faccia a faccia ha sancito una sorta di accordo tra le parti in base al quale, al netto di una concertazione con i sindacati, si proporrà un tavolo comune alla Regione Calabria.

Dipendenti dell’Amaco a Palazzo dei Bruzi

Una corposa rappresentanza delle maestranze dell’Amaco Spa, società dichiarata fallita dal Tribunale di Cosenza dopo la recente sentenza sul concordato, si è presentata nel primo pomeriggio in Comune dove era in programma il Consiglio comunale. I lavoratori hanno chiesto garanzie per i loro 134 posti di lavoro, messi a rischio dal mancato salvataggio dell’azienda.

Prima che la riunione dell’assise prendesse il via, i gruppi di minoranza di centrodestra hanno presentato istanza a Mazzuca per la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sul tema. Successivamente Fratelli d’Italia ha depositato un documento con cui ha chiesto al sindaco di impegnarsi per garantire la clausola di salvaguardia così da cristallizzare l’attuale livello occupazionale.

Mazzuca, accogliendo la proposta, ha risposto che il sindaco aveva già intenzione di convocare una discussione pubblica sulla situazione dell’Amaco e che a stretto giro avrebbe convocato una nuova seduta del consiglio per valutare come tutelare i lavoratori e la cittadinanza tutti.

L’interruzione del pubblico consesso

Quando però si è passati al primo punto all’ordine del giorno, i dipendenti non hanno gradito che la discussione fosse stata procrastinata ed hanno alzato la voce dal fondo della sala. Il Consiglio è stato di conseguenza interrotto con dei momenti di tensione tenuti sotto controllo dagli agenti della Questura e della Polizia Municipale presenti. Caruso e Mazzuca hanno quindi chiesto di discutere con una delegazione dei manifestanti esasperati dall’incresciosa situazione che vivono. Trenta minuti di colloquio sono bastati per raggiungere un’intesa e riportare la calma necessaria a far riprendere il consiglio comunale.

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