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Manna a Principe: «I cittadini di Rende ti hanno già bocciato»

Duro attacco del sindaco uscente all’avversario: «Il suo è il sistema dei palazzinari. Sta anche facendo accordi coi Gentile». Sandro Principe? Secondo Marcello Manna, sindaco uscente di Rende e suo avversario al ballottaggio del 9 giugno, avrebbe fatto bene a ritirarsi prima. «I cittadini lo hanno già bocciato», ha affermato il primo cittadino nel corso della

Manna a Principe: «I cittadini di Rende ti hanno già bocciato»

Duro attacco del sindaco uscente all’avversario: «Il suo è il sistema dei palazzinari. Sta anche facendo accordi coi Gentile».

Sandro Principe? Secondo Marcello Manna, sindaco uscente di Rende e suo avversario al ballottaggio del 9 giugno, avrebbe fatto bene a ritirarsi prima. «I cittadini lo hanno già bocciato», ha affermato il primo cittadino nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina all’hotel President.

«Quest’anno noi con le liste civiche e senza Ncd abbiamo preso 2000 voti in più rispetto al 2014. Nella precedente tornata elettorale il gruppo che faceva capo a Principe aveva raccolto una percentuale da cui oggi è molto lontano nonostante lui si sia presentato in prima persona».

È un attacco dai toni pacati ma duri quello di Manna al suo competitor. Un attacco che parte dai programmi messi in campo e arriva alla questione delle alleanze in vista del prossimo duello. «C’è un modello Cecchino Principe che ha fatto di Rende una città di alto livello e poi c’è un sistema Sandro Principe che è quello dei palazzinari: ecco, questo a noi non interessa».

«Ho sentito Principe dire che vuole rifare la zona industriale – prosegue il primo cittadino di Rende -. Lo capisco perché quello è un suo prodotto. I canali di irrigazione che sono stati coperti perché sono state date licenze che non dovevano essere date sono roba sua. Ma poi come lo farebbe? Non si può continuare a illudere la città, si devono dire cose concrete e le nostre sono proposte concrete. Se non c’è un nuovo finanziamento è difficile poter dare risposte a quella zona che è stata inondata. Noi abbiamo richiesto un finanziamento ad hoc alla Regione».

Il nodo delle alleanze

«Noi siamo alleati innanzitutto con i cittadini di Rende e con un progetto politico – ha dichiarato Manna -. Ovviamente siamo inclusivi: con tutte le forze politiche che si riconoscono nei punti di questo progetto si può interloquire. Nei diversi programmi ci sono molti punti in comune, quello che ci differenzia è la capacità di realizzarli».

Nello specifico, il sindaco afferma di aver avuto colloqui con Mimmo Talarico e Massimiliano De Rose, i cui esiti sono in corso di valutazione nei vari gruppi. Ma chiarisce: «Possiamo solo trovare intese su alcuni temi. Non abbiamo parlato di poltrone e non lo faremo, quella è una fase successiva. Al momento possiamo solo interloquire sul piano politico».

E punta, anche su questo aspetto, il dito contro Principe, che a suo dire starebbe intessendo rapporti con il gruppo Gentile-Ponzio. Rapporti che esclude possano riguardarlo: «I loro progetti li conosciamo bene e sono progetti di potere. Fa bene Principe ad allearsi con loro. Lui non si è ancora reso conto di un dato: è già riuscito a ottenere il massimo che poteva, i cittadini lo hanno già bocciato perché nella sua proposta non c’è un progetto, non c’è un uomo al comando, non c’è nulla. Qui invece c’è una squadra, c’è un progetto e ci sono dati concreti».

Ancora, sulla presunta alleanza con i Gentile, Manna dichiara: «Da parte mia in passato c’è stato un reato colposo, quello di Principe è doloso perché sa bene con chi va a mettersi». E adombra il pericolo di irregolarità al momento del voto, per il quale avrebbe già allertato con una lettera il prefetto per chiedere di controllare la situazione davanti dai seggi.

Il sindaco uscente fa dunque appello a un voto contro chi «ritiene che basti l’arroganza per andare avanti». «I cittadini sono ora chiamati a decidere se tornare indietro e affidare la città a chi non vuole pensare a conti pubblici e ad altri aspetti o a chi invece ritiene che questa città meriti una modernizzazione sia sotto l’aspetto culturale sia sotto quello dei servizi importanti».

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