Cosenza, tentato omicidio De Rose: condanne e un’assoluzione
Per il tentato omicidio De Rose fioccano pesanti condanne in abbreviato. Pene miti per i collaboratori di giustizia. Assolto Porcaro.
Condanne e un’assoluzione nel processo, col rito avvrevhato, per il tentato omicidio di Pino De Rose, avvenuto a Cosenza Vecchia nei primi anni del 2000. Un delitto che doveva essere portato a termine da Daniele Lamanna, oggi pentito, e Fabrizio Poddighe. Tuttavia, il piano saltò e la vittima rimane ferita.
Era la vendetta del clan “Bruni-zingari” contro un esponente della criminalità organizzata che secondo Michele Bruni, scomparso diversi anni fa, avrebbe partecipato al delitto di Francesco Bruni junior, fratello dell’ex boss del clan “Bella bella” di Cosenza.
La Dda di Catanzaro, dunque, ha ottenuto le condanne di Umile Miceli (13 anni e 4 mesi), Pier Mannarino (13 anni e 4 mesi), Pasqualino Besaldo (13 anni e 4 mesi), Fabrizio Poddighe (13 anni e 4 mesi), Daniele Lamanna (4 anni), Adolfo Foggetti (5 anni e 4 mesi), Franco Bruzzese (5 anni e 4 mesi) e Luciano Impieri (2 anni e 6 mesi).
Il gup distrettuale di Catanzaro, inoltre, ha assolto Roberto Porcaro (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Sergio Rotundo), accusato di estorsione. Gli altri imputati hanno scelto il rito ordinario. Di recente il processo, che si tiene dinanzi al tribunale collegiale di Cosenza, è stata rinviata causa Covid-19. (LEGGI QUI IL NOSTRO APPROFONDIMENTO)