giovedì,Marzo 28 2024

Cosenza, estorsioni e droga: tre condanne in abbreviato

Il gup Claudia Pingitore ha condannato Pierpaolo Guzzo, Candido Perri e Giuseppe Caruso. Gli altre tre imputati avevano patteggiato la pena

Cosenza, estorsioni e droga: tre condanne in abbreviato

Tre condanne in abbreviato per estorsioni e droga. E’ questa la sentenza emessa nella giornata di oggi, venerdì 10 dicembre 2021, dal gup del tribunale di Cosenza, Claudia Pingitore, a seguito delle richieste di condanna formulate dalla procura di Cosenza, titolare del procedimento penale denominato “Fly“.

Sei gli imputati, ma tre di loro avevano patteggiato dopo la chiusura delle indagini preliminari. Pierpaolo Guzzo, noto per i suoi trascorsi calcistici nelle categorie dilettantistiche calabresi, Candido Perri e Giuseppe Caruso, avevano deciso di farsi giudicare con un rito alternativo.

Droga ed estorsioni a Cosenza: le condanne in abbreviato

Le richieste di condanna erano state pesanti, ma in fase di valutazione degli atti presenti nel fascicolo, a disposizione del giudice Pingitore, la difesa ha ottenuto un importante riduzione di pena. Infatti, gli inquirenti avevano chiesto 7 anni e 4 mesi di carcere per Pierpaolo Guzzo (accusato di reati di droga e di una presunta estorsione), condannato invece a 4 anni e 4 mesi (con una multa di 16mila a cui si aggiunge la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni), 6 anni e 4 mesi per Candido Perri, già coinvolto in “Job Center“, condannato a 3 anni (16mila euro di ammenda con la stessa pena accessoria di Guzzo). Giuseppe Caruso, infine, è stato ritenuto colpevole per un capo d’imputazione (8 mesi di reclusione), ma è stato assolto per un altro.

Il gup Pingitore, per quanto riguarda le posizioni di Guzzo e Perri, ha riconosciuto il vincolo della continuazione rispetto ai fatti contestati, oltre alla scelta del rito abbreviato (che riduce di un terzo la pena), che ha sostanzialmente diminuito l’entità sanzionatoria complessiva. Pierpaolo Guzzo è difeso dall’avvocato Filippo Cinnante, mentre Candido Perri è assistito dal penalista Giampiero Calabrese.

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