giovedì,Maggio 16 2024

Pd Rende, la federazione provinciale sospende Artese e il direttivo

Ieri la riunione della commissione di garanzia. Oggi la decisione del segretario Pecoraro: «Nelle prossime ore individueremo le modalità di ripartenza della nostra proposta politica in città»

Pd Rende, la federazione provinciale sospende Artese e il direttivo

«Ad esclusiva tutela del lavoro della nostra comunità democratica e in via cautelativa, in attesa delle decisione formali degli organi statutari interni, la Segretaria e il direttivo del circolo di Rende sono da considerarsi sospesi dalle funzioni e dalle attività». Quindi Annamaria Artese, destinataria di una misura cautelare dopo il blitz di ieri mattina in Comune, al momento non potrà esercitare le funzioni derivanti dalla vittoria del Congresso di settembre. Lo ha comunicato questa mattina la Federazione provinciale di Cosenza del Partito Democratico dopo che ieri pomeriggio, come anticipato, si è riunita la Commissione di garanzia presieduta dall’avvocato Salvatore Perugini.

«Il Partito democratico della Provincia di Cosenza – si legge in una nota – da sempre promuove la lotta contro ogni illegalità e rappresenta migliaia di donne e uomini che vivono un impegno politico volto al pieno servizio della crescita civile e democratica del territorio».

«Nella giornata di ieri – prosegue il comunicato – gli organi di stampa hanno diffuso la notizia di una vasta operazione di polizia giudiziaria avvenuta nella Provincia di Cosenza che ha coinvolto anche alcuni nostri aderenti e dirigenti. Nel pieno rispetto del principi costituzionali di presuenzione di innocenza e giusto processo, rinnoviamo la nostra fiducia nel lavoro quotidiano della magistratura che deve proseguire con serenità e speditezza».

La sospensione di Annamaria Artese e del direttivo del Pd di Rende arriva, come detto, a margine della riunione della Commissione di garanzia. Il segretario provinciale Vittorio Pecoraro ha chiesto ai membri un parere per l’applicazione del codice etico così da discutere con Nicola Irto di un eventuale commissariamento, ma per le accuse contestate al vice sindaco di Rende non è previsto nulla in tal senso. Da qui una determinazione parziale, attendista e non definitiva.

«Nelle prossime – hanno evidenziato – ore saranno individuate, insieme al livello regionale le modalità di una ripartenza della nostra proposta politica in una città, fra le più importanti del Mezzogiorno d’Italia e fra le più progressiste della Calabria, che sicuramente continuerà a vederci impegnati in prima linea».

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