Cosenza, i gruppi della Curva Nord: «Nulla di fatto dall’incontro con Guarascio. Il suo tempo qui è finito»
I gruppi organizzati che ieri hanno incontrato il patron dei Lupi evidenziano: «Decideremo noi quando e se tornare. Intanto coloriamo il settore ospiti del Ferraris»
«In merito all’incontro avuto ieri con il presidente Guarascio, da lui voluto e assolutamente non da “altre parti”, altrimenti mai avremmo accettato, insieme ad altre componenti della tifoseria, teniamo a precisare che, come Curva Nord “M. Catena”, abbiamo deciso di partecipare solo ed esclusivamente per esporre faccia a faccia al patron ció che pensiamo del suo operato e metterlo di fronte a tutti i fallimenti tecnici e a tutte le mancanze di rispetto avute verso la tifoseria in questi anni». E’ l’incipit di un comunicato diramato dai gruppi organizzati della Catena.
«E’ stato ribadito che il “San Vito-Marulla” è la nostra casa e non permetteremo a nessuno di minacciarci con multe e daspo se non ci comporteremo come vuole il presidente o chi è vicino a lui. Da parte sua – si legge nella nota – Guarascio ha addirittura negato di essere a conoscenza degli episodi contestati, addossando ogni responsabilità a chi si occupa della sicurezza nello stadio, chiedendo comunque scusa per quanto successo e assicurando che simili episodi non si ripeteranno in futuro. Abbiamo inoltre ribadito che di fronte all’ennesimo campionato fallimentare, con la prospettiva della seconda retrocessione sul campo in cinque anni, per noi il tempo di Guarascio a Cosenza é ampiamente scaduto e che a fine campionato dovrà farsi da parte una volta per tutte».
I gruppi organizzati della Curva Nord del Cosenza tracciano quindi un bilancio netto dell’incontro di ieri pomeriggio. «Alla fine dell’incontro ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. Pertanto, saremo noi, e soltanto noi, a decidere se e quando ritornare sui gradoni nelle partite casalinghe e con quali modalità. Nel frattempo – chiudono gli ultrà nella loro comunicazione – rinnoviamo l’invito per tutto il popolo rossoblù a colorare il settore ospiti del “Ferraris” di Genova, dove siamo sicuri che si registrerà l’ennesimo sold out in trasferta, a dimostrazione dell’amore e dell’attaccamento sconfinati verso questi colori da parte della tifoseria, che meriterebbe ben altri presidenti e dirigenti».