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Occhiuto “benedice” la città unica Cosenza, Rende, Castrolibero: «Sì, l’appoggio» | VIDEO

Il Governatore: «Guardo con favore ad ogni processo di accorpamento. Penso che una città di 62mila abitanti, che di giorno però ne ospita 2-300mila, così non avrà mai le risorse necessarie per essere un vero e proprio capoluogo»

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Il Governatore della Calabria Roberto Occhiuto dà la sua benedizione alla proposta di legge sulla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero in una città unica. Partecipando oggi ad un dibattito organizzato da Mimmo Bevacqua e dalla sua ZonaDem sul ddl Calderoli, ha esposto la sua posizione a riguardo rispondendo ad una precisa domanda che riguardava l’idea portata avanti dai consiglieri cosentini regionali di centrodestra.

«Guardo con grande favore ad ogni processo di accorpamento istituzionale – ha spiegato Roberto Occhiuto -. In Calabria ci sono più di 400 comuni e, parlando oggi di Autonomia differenziata, si può accennare ad un ambito nel quale il finanziamento, secondo il fabbisogno standard, è già avvenuto: gli asili nidi. La nostra regione ha già avuto molte risorse, molte più che in passato. Il problema è che i comuni calabresi non riescono a spenderle perché alcuni hanno 4-500 abitanti e non dispongono di strutture operative per mettere a terra queste risorse del Pnrr».

Il presidente non è entrato nel merito della dell’idea portata avanti da Pierluigi Caputo, Katya Gentile, Luciana De Francesco, Sabrina Mannarino, Pietro Santo Molinaro, Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano e Gianluca Gallo, ma ha tuttavia dato un marcato indirizzo politico. «I processi di integrazione dei comuni sono appoggiati dal Governo regionale e ritengo ci sia grande necessità di una riforma sul sistema delle autonomie locali. Sulla città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero a maggior ragione. Oggi sono presidente della Regione e mi occupo di tutte le città della Calabria, ma sono di Cosenza. Penso che una città di 62mila abitanti, che di giorno però ne ospita 2-300mila, così non avrà mai le risorse necessarie per essere un vero e proprio capoluogo».

«Non entro nei tecnicismi della proposta di legge e sono rispettoso delle prerogative del consiglio regionale che a breve le affronterà – conclude Roberto Occhiuto glissando sulla data del 1° febbraio 2025 in cui si dovrebbero sciogliere i tre centri di governo -. Secondo me ragionare in termini di area metropolitana, anche prevedendo la città unica, è una cosa intelligente. Questa parte della Calabria merita una rappresentanza istituzionale che sia adeguata ai bisogni del territorio».  

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