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Cosenza, presentata la settima edizione di “South Italy Fashion Week”

Dal 3 al 7 luglio torna nella città dei bruzi l’evento promosso da Moema Academy

Cosenza, presentata la settima edizione di “South Italy Fashion Week”

Sarà un’edizione con i piedi ben piantati sul territorio e lo sguardo proteso verso il futuro e attento a tutte le tendenze che sfilano sulle passerelle internazionali. La settima edizione di South Italy Fashion Week prodotta da Moema Academy con la direzione artistica e organizzativa di Giada Falcone è stata presentata oggi a Cosenza nel Salone degli Specchi del Palazzo della Provincia. Un calendario fitto di incontri, performance, masterclass e fashion party con corner di make-up live per la kermesse che quest’anno è stata inserita nel calendario nazionale degli eventi Confartigianato.

Ospite d’onore il maestro Giuseppe Fata, designer di origini calabresi, “il genio dell’arte sulla testa”, conosciuto sulle passerelle mondiali per le sue “teste scultura”. Una sua creazione è stata oggi indossata da una modella nel corso della presentazione del cartellone.

Il territorio come filo conduttore dell’evento. Intorno a questo tema hanno dibattuto questa mattina i rappresentanti delle istituzioni intervenuti nel corso della conferenza stampa. Parliamo da sempre di promozione turistica attraverso bellezze ed enograstronomia: perché, allora, non fare marketing territoriale anche attraverso la moda e le discipline artistiche?

Il commento di Giada Falcone

A partire da questa domanda si è sviluppato un dibattito ricco di spunti e di riflessioni interessanti.
“Moema Academy è un laboratorio di alta formazione ma è anche un investimento sui talenti locali”, ha spiegato Giada Falcone. Gli studenti dell’accademia, infatti, saranno grandi protagonisti della Fashion Week e avranno, così, l’opportunità di misurarsi con professionisti di settore di fama nazionale e internazionale. «L’obiettivo – ha proseguito Falcone – è offrire loro la possibilità di entrare in contatto sin da ora con il mondo del lavoro ma anche smontare quel luogo comune per cui chi vuole occuparsi di moda è costretto a lasciare questa terra. La South Italy Fashion Week è la testimonianza che la città dei Bruzi può essere un nuovo punto di riferimento dell’intero comparto fashion». A questo proposito, è stato anticipato che i giovani particolarmente meritevoli dell’accademia avranno la possibilità di effettuare degli stage all’interno di importanti brand nazionali.

«Creatività e cultura sono strettamente connessi: la creatività produce cultura e la cultura è portatrice di creatività» ha commentato Luciana De Francesco, consigliere regionale che ha portato il saluto del Presidente Occhiuto. «Il Pnrr – ha continuato – destina ingenti risorse al comparto cultura che diventa strumento per valorizzare il territorio e il made in Italy».

Da Pino Sturino a Domenico Frammartino

«Siamo felici di sostenere il lavoro quotidiano di giovani professionisti che si mettono in gioco e restano nella loro terra – ha affermato Pina Sturino, consigliere della Provincia di Cosenza – . Questa può essere una ripartenza vera per la Calabria». Una posizione condivisa anche da Domenico Frammartino, consigliere del Comune di Cosenza. «Moema Academy è una realtà che ci vogliamo tenere stretta – ha detto – perché ci presenta il volto di una Calabria che ci inorgoglisce: quello dei giovani talenti che studiano, si formano, s’impegnano per realizzare il loro sogno. Vogliamo credere che si stia per aprire una stagione di ritorni in Calabria e non più di partenze».

Roberto Matragrano, presidente di Confartigianato Calabria ha annunciato che South Italy Fashion Week diventerà un evento nazionale, «le nostre eccellenze – ha detto – specie quelle che portano avanti l’arte della sartoria, devono avere il giusto riconoscimento».

Parla l’artista Giuseppe Fata

Molto emozionante il contributo dell’artista Giuseppe Fata che ha tenuto a sottolineare come, nonostante la fama, sia rimasto fortemente legato alle sue radici e alla sua terra. «Sono orgoglioso di rappresentare la Calabria. Sono partito e ho fatto grandi sacrifici, credevo nel mio sogno e sapevo di avere un talento da coltivare. Ho vissuto fuori, lavoro in giro per il mondo – ha detto – ma poi torno sempre qui, a casa, nella mia terra. È qui che voglio stare perché qui sono i miei legami più forti e non è giusto sradicarli. Le mie sculture sono richieste in molti Paesi, ma io sogno di aprire un museo in Calabria. A questi giovani che custodiscono nel cuore il mio stesso sogno dico: credeteci, studiate, formatevi e non crediate che per avere successo bisogna rinunciare a vivere nella propria regione. Le opportunità ci sono, basta saperle cogliere».

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