mercoledì,Maggio 15 2024

Strage di via Popilia, ergastolo per “Strusciatappine” e Fiore Abbruzzese

"Fine pena mai" per i due esponenti della cosca degli "zingari" di Cosenza. Condanne confermate anche per Celestino Bevilacqua e Luigi Berlingieri. Annullata con rinvio quella di Saverio Madio

Strage di via Popilia, ergastolo per “Strusciatappine” e Fiore Abbruzzese

«Fine pena mai» confermato anche dalla Cassazione per Antonio Abruzzese alias “Strusciatappine” e Fiore Abbruzzese, imputati per la strage di via Popilia. A Cosenza infatti nei primi anni del 2000 persero la vita in un agguato di stampo mafioso Benito Aldo Chiodo e Francesco Tucci, mentre Mario Trinni rimase gravemente ferito.

Strage di via Popilia, le altre condanne

Condanne definitive pure per Celestino Bevilacqua (30 anni) e Luigi Berlingieri (30 anni), alias “Occhi di Ghiaccio“, già sotto processo in Corte d’Assise di Cosenza anche per il delitto di Luciano Martello. Annullata con rinvio quella di Saverio Madio (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante, Aldo Truncè e Gaetano Maria Bernaudo) che in secondo grado aveva beccato 12 anni di carcere. Servirà quindi un nuovo processo in Corte d’Assise d’Appello per rideterminare la pena al ribasso.

L’obiettivo del commando di fuoco

L’obiettivo del commando di fuoco organizzato e diretto dal pentito Francesco Bevilacqua, meglio conosciuto come “Franchino i Mafarda” era sostanzialmente Benito Aldo Chiodo, al quale veniva imputato il mancato rispetto degli accordi stipulati con l’allora gruppo confederato Lanzino-Cicero circa la spartizione dei proventi di alcune attività illecite precluse ai Rom, vale a dire estorsioni, usura e traffico di cocaina.

Le dichiarazioni di Nicola Acri

Di recente, il collaboratore di giustizia Nicola Acri aveva reso dichiarazioni sul duplice fatto di sangue, anche se apprese “de relato“. «So che è stato organizzato principalmente da Franco Bevilacqua, coadiuvato dal gruppo di fuoco, principalmente da Luigi Berlingieri, detto “faccia di ghiaccio“, Tonino e Nino, anche se non so se hanno partecipato attivamente all’esecuzione di questo omicidio. Queste circostanze, ed in particolare la partecipazione di Luigi Berlingieri, mi è stata riferita successivamente da Edoardo Pepe», ammazzato in seguito dai Forastefano di Cassano Ionio insieme a Fioravante Abbruzzese.

Gianfranco Iannuzzi, un altro caso di “lupara bianca”

«Preciso – aveva dichiarato il collaboratore di giustizia Nicola Acri – che anche l’uccisione di Tucci, che si trovava in compagnia di Chiodo, non è stata casuale», aggiungendo dettagli anche sulla sparizione di Gianfranco Iannuzzi, detto “‘ntacca“. «In particolare so che Gianfranco Iannuzzi, avendo partecipato attivamente all’omicidio Chiodo-Tucci, è stato poi fatto sparire quindi ucciso in quanto si temeva che potesse collaborare con la giustizia e riferire sul coinvolgimento di Luigi Berlingieri e degli altri nell’omicidio Chiodo-Tucci. Preciso che la vicenda dell’omicidio di Gianfranco Iannuzzi è stata già giudiziariamente trattata nel procedimento Timpone Rosso, nel quale ho riportato condanna per altre vicende» aveva concluso Acri.

Nel collegio difensivo del processo sulla strage di via Popilia figurano anche gli avvocati Nicola Rendace, Mariarosa Bugliari e Alessandro Diddi.

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