martedì,Maggio 14 2024

Leonardo Abbruzzese, non solo ‘ndrangheta. In manette per il tentato omicidio di “Timpone Rosso”

Dopo la fine della latitanza, durata quasi cinque mesi, al presunto esponente della cosca degli "zingari" di Cassano Ionio è stata notificata anche un'ordinanza cautelare del gip di Castrovillari

Leonardo Abbruzzese, non solo ‘ndrangheta. In manette per il tentato omicidio di “Timpone Rosso”

Non c’è solo l’inchiesta “Athena” tra la libertà personale e la detenzione carceraria di Leonardo “Nino” Abbruzzese, catturato ieri sera a Bari dai carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, al termine di cinque mesi d’indagini sviluppatesi a tutto campo. In Puglia infatti i militari dell’Arma hanno notificato al presunto esponente della cosca degli “zingari” di Cassano Ionio anche l’ordinanza cautelare relativa al pestaggio avvenuto nella frazione di Lauropoli, ovvero a “Timpone Rosso“, ai danni due ragazzi del Ghana ridotti in fin di vita.

La procura di Castrovillari contesta il reato di tentato omicidio (aggravato dalla discriminazione razziale), formulato dall’ufficio diretto dal procuratore Alessandro D’Alessio, non solo a Leonardo “Nino” Abbruzzese, ritenuto il principale autore dell’aggressione, ma pure nei confronti di altre quattro persone: Francesco Abbruzzese detto Cicciotto (difeso dagli avvocati Nicoletta Grandinetti ed Enzo Belvedere), Mattia Selvaggi (difeso dall’avvocato Nicoletta Grandinetti), Luigi Gagliardi (difeso dall’avvocato Nicoletta Grandinetti) e Vincenzo Donato (difeso dall’avvocato Roberto Laghi).

Nelle scorse settimane, Abbruzzese “Cicciotto”, Selvaggi, Donato e Gagliardi hanno chiesto di poter essere giudicati con il rito abbreviato rispetto al giudizio immediato deliberato dal giudice competente, a seguito della richiesta presentata dalla procura di Castrovillari.

Secondo quanto ricostruito dalla procura di Castrovillari, i due ghanesi sarebbero rimasti vittima di un raid avvenuto lo scorso 19 giugno a Cassano Ionio. Gli africani coinvolto sono stati ricoverati per diverso tempo all’ospedale “Annunziata” di Cosenza. Dalle indagini sarebbe emerso quindi il movente legato a motivi razziali che avrebbe scatenato l’ira dei cassanesi.

Leonardo “Nino” Abbruzzese, relativamente a questa contestazione, sarà interrogato oggi dal gip di Castrovillari. L’indagato, già coinvolto alcuni anni fa in una presunta tentata estorsione ai danni di una ditta di Francavilla Marittima, è difeso dall’avvocato Rossana Cribari.

Articoli correlati