lunedì,Aprile 29 2024

Città unica, il comitato rendese per il no: «Luigino Sergio conferma la sua parzialità»

L'attacco al professore che ha redatto lo studio di fattibilità: «Le sue conclusioni così eteree e non dimostrate da divenire un vero e proprio j’accuse a sé stesso»

Città unica, il comitato rendese per il no: «Luigino Sergio conferma la sua parzialità»

Arriva la prima replica all’intervista rilasciata al nostro network dal professore Luigino Sergio, autore dello studio di fattibilità alla base della proposta di legge sulla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero. A scrivere è il comitato spontaneo nato a Rende, dove sono state raccolte 3mila firme per dire di no a questo tipo di iniziativa legislativa regionale.

Leggi anche ⬇️

«L’intervista inutilmente difensiva del professore Luigino Sergio è così generica e, quindi, debolissima da non meritare alcun commento – scrivono in una nota -. Accademica perché priva di concretezza al pari del suo studio frutto di ben sette mesi di faticoso lavoro, che si caratterizza per la superficialità con cui tratta gli argomenti, sia tecnici che finanziari, e l’automaticità a cui fa pervenire i risultati. Di fatto dalla fusione, secondo lui, scaturirebbero solo vantaggi e benefici per tutti. L’uscita di Luigino Sergio conferma poi la parzialità della sua posizione».

Gli “indipendentisti” rendesi richiamano poi la nota di censura dello studio di fattibilità diramata il 3 dicembre, «il cui contenuto demolitorio del lavoro di Sergio rimane integralmente valido». «La difesa di Luigino Sergio è così generica, le sue conclusioni così eteree e non dimostrate (mai sottoposte a verifica), da divenire un vero e proprio j’accuse a se stesso. Con uno sforzo immane, perché nulla c’è da replicare – aggiungono – rassegniamo una considerazione ed un quesito».

Leggi anche ⬇️

Il comitato spontaneo di Rende, tuttavia, conclude il proprio intervento con una considerazione. «Nel corso della sua affannosa difesa Luigino Sergio afferma che tutti i presunti benefici derivanti dalla gestione comune dei servizi si sarebbero potuti raggiungere attraverso l’Istituto dell’Unione dei Comuni che noi proponiamo. Polemicamente, però, il Sergio si chiede perché l’Unione non si è realizzata sinora. Evidentemente, i mentori di Luigino non lo hanno informato che la nostra proposta è antica, conta molti anni, per come testimoniano infinite note stampa e delibere di consiglio comunale. Il quesito: chi ha incaricato Sergio di redigere lo studio e quanto è costato? Attendiamo risposte – hanno chiosato -. Da Sergio e non solo».

Articoli correlati