giovedì,Maggio 16 2024

«Fioravante Abbruzzese non c’entra nulla con “Reset”»

Non ci sono elementi secondo il difensore Cesare Badolato per sostenere che l’imputato faccia parte della ‘ndrangheta cosentina

«Fioravante Abbruzzese non c’entra nulla con “Reset”»

Esiste un prima e dopo nella storia giudiziaria di Fioravante AbbruzzeseBanana”, tra gli imputati del processo abbreviato di “Reset”. Il prima e si chiama “Timpone Rosso”, l’indagine della Dda di Catanzaro che aveva disarticolato all’epoca, ovvero prima del 2010, la cosca degli “zingari” di Cassano Ionio. Il dopo è rappresentato dal fatto che, come sostiene l’avvocato Cesare Badolato, non ci sono elementi per sostenere che Fioravante Abbruzzese faccia parte della ‘Ndrangheta cosentina. Non esiste quindi il reato perpetuo bensì una condanna per associazione mafiosa che di certo ti marchia a vita ma senza dubbio non può essere applicata ad ogni associazione contestata dai pubblici ministeri antimafia.

«Mi si deve spiegare per quanto riguarda Fioravante Abbruzzese dove sarebbe e dove si troverebbe e il momento nel quale egli dimostra di voler partecipare a questo gruppo, nuovo gruppo, confederazione, chiamiamola come vogliamo. Anche il gruppo Rango-Zingari, degli Zingari nasce nel 2012 eh, questo è nella contestazione appunto Rango-Zingari di cui parlerò tra poco. Come dimostrerebbe di voler partecipare a questo gruppo? Il fatto che qualcuno, qualche fonte dichiarativa possa dire che il capo storico del gruppo degli Zingari sia Fioravante Abbruzzese, beh Signor Giudice questo non ha nessuna rilevanza causale» ha dichiarato Badolato.

«La contestazione parte dal 2012 e lui è detenuto dal 2008, se fosse questo l’elemento, noi avremmo non un reato permanente con le varie scansioni temporali per quanto riguarda l’associazione mafiosa, noi avremmo un reato perpetuo, avremmo una responsabilità per posizione, basterebbe essere stato condannato una volta per associazione mafiosa e il reato sarebbe non permanente ma perpetuo, con, sto parlando ovviamente per assurdo, con il travalicamento di tutti quelli che sono i principi del nostro sistema penale» ha aggiunto l’avvocato.

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