Cosenza, la gestione collegiale della droga: «Chi non ci sta viene sparato»
L'accordo stipulato tra i diversi clan dell'area urbana viene spiegato da una donna. A rivelarlo sono la collaboratrice di giustizia Anna Palmieri e suo marito Celestino
La cifra della malavita cosentina è la droga. La gestione della sostanza, i traffici che ruotano attorno a essa, sono stati da sempre causa di dissapori, di rottura di alleanze e, talvolta, di guerre di mafia. Da qualche anno a questa parte, però, i clan avrebbero ridotto al minimo il rischio di nuove derive armate grazie alla stesura di un vero e proprio codice. avuto l’effetto di mettere tutti d’accordo. Si chiama “Sistema” e ha avuto l’effetto di mettere tutti d’accordo. “Sistema”, i collaboratori di giustizia lo definiscono così. Fra questi, c’è pure una donna.
La seconda puntata di Mammasantissima si chiude idealmente con un focus su Anna Palmieri, moglie di Celestino Abbruzzese detto “Micetto“. Celestino è uno dei figli di Fioravante Abbruzzese “Banana” e in passato è stato a capo di un gruppo criminale che, in assoluta autonomia, con la benedizione della famiglia, gestiva lo spaccio di stupefacenti nel centro storico cosentino. La Palmieri non era una sua subalterna, ma lo affiancava nella gestione dei traffici illeciti, con un ruolo decisionale quasi pari al suo. La decisione di collaborare con la giustizia l’hanno presa insieme, dopo un arresto che, per entrambi, rappresentava di preludio a condanna sicura.