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Chi comandava nel clan degli “zingari” e la cocaina presa da Barone al Parco Robinson

Ci sono anche dichiarazioni inedite nel verbale del collaboratore di giustizia, presentatosi davanti ai magistrati antimafia di Catanzaro il 21 e 22 febbraio 2023

Chi comandava nel clan degli “zingari” e la cocaina presa da Barone al Parco Robinson

Ivan Barone nel verbale d’interrogatorio che porta le date del 21 e 22 febbraio 2023, fa intendere il valore del pentimento di Gianluca Maestri. Lo indica come il nuovo capo del clan degli “zingari” di Cosenza dopo gli arresti di Testa di Serpente. Ma non solo. Il collaboratore di giustizia, pentitosi qualche giorno dopo il blitz di Reset, parla del di Giuseppe Zaffonte e di tanti altri. Una dichiarazione, quella di Barone, contenuta negli atti dell’indagine antimafia Recovery. A tal proposito, i ricorsi al Riesame saranno discussi da domani. Ci riferiamo ovviamente alle prime posizioni importanti, ovvero di soggetti detenuti attualmente in carcere.

Quando si è pentito Ivan Barone

Il pentito Ivan Barone si è rivolto alla Squadra Mobile di Cosenza per avviare il percorso collaborativo. Lo ha fatto dopo aver letto le accuse della Dda di Catanzaro che il 1 settembre 2022, aveva disarticolato i clan di ‘ndrangheta dell’area urbana di Cosenza, inserendo in tale contesto anche il presunto gruppo di narcotrafficanti, come accertato nel processo di primo grado Valle dell’Esaro, riconducibile alla famiglia Presta di Roggiano Gravina. Barone si è assunto tutti gli addebiti formulati dai pubblici ministeri Vito Valerio e Corrado Cubellotti, svelando anche altre cose. Tra le novità investigative, ce n’è una che interessa due circondari: quello di Cosenza e quello di Cassano-Corigliano Rossano.

Ivan Barone non ha avuto dubbi nell’affermare che Maestri aveva assunto le redini del gruppo Abbruzzese “Banana” di Cosenza, mantenendo vivi i rapporti illeciti con gli Abbruzzese di Cassano Ionio. Una propalazione che si legherebbe a doppio filo con la trama investigativa dell’operazione “Athena“, dove Maestri, un tempo rapinatore, è accusato di narcotraffico. Un reato di cui si è assunto già la responsabilità, parlando davanti al pubblico ministero Alessandro Riello. Ma cosa ha detto nel dettaglio Ivan Barone?

La cocaina al Parco Robinson

Il racconto del collaboratore di giustizia inizia dagli italiani. «Io e Gianluca Maestri prendevamo la droga dai Di Puppo, in particolare da Michele in quanto Umberto era detenuto. Era Alberto Superbo che mi consegnava un quantitativo di mezzo kg o di un kg di cocaina, portando la droga al parco Robinson dove lasciava il pacco di cocaina che io recuperavo repentinamente a bordo di una bicicletta elettrica».

Chi comandava nel clan degli “zingari” di Cosenza

Ivan Barone, pentito di ‘ndrangheta, ha riferito ai magistrati antimafia, il nome del “reggente” del clan di via Popilia, a seguito degli arresti scattati a Cosenza e Rende il 13 dicembre 2019, Fase in cui Patitucci era ritornato da poco in libertà e Porcaro si apprestava a ritornare in carcere. Ed ecco il nome di Maestri. «Posso riferire che in epoca più recente le redini del clan degli Abbruzzese sono state prese da Gianluca Maestri, che si occupava anche della gestione del traffico degli stupefacenti, in particolare hashish e cocaina».

«Preciso – conclude Barone – che nel periodo in cui è stato in libertà anche Gennaro Presta ha collaborato con Gianluca Maestri nelle attività di estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti». Di Gennaro Presta ne ha parlato di recente il collaboratore di giustizia Franco Bruzzese nel corso dell’ultima udienza del processo Reset. Ma le parole di Barone non finiscono di certo qui.

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