martedì,Marzo 19 2024

AMMINISTRATIVE 2016 | Forza Italia: «Tre liste di Guccione irregolari». La replica: «Occhiuto è allo sbando»

Pomeriggio di fuoco in salsa cosentina tra gli esponenti del partito di Berlusconi e gli ex amici di partito Giacomo Mancini e Luca Morrone. Poi la nota del Partito democratico. Al centro delle polemiche tre delle liste che sostengono Carlo Guccione Un terremoto elettorale a Palazzo dei Bruzi. Il duo di Forza Italia, i deputati

AMMINISTRATIVE 2016 | Forza Italia: «Tre liste di Guccione irregolari». La replica: «Occhiuto è allo sbando»
Pomeriggio di fuoco in salsa cosentina tra gli esponenti del partito di Berlusconi e gli ex amici di partito Giacomo Mancini e Luca Morrone. Poi la nota del Partito democratico. Al centro delle polemiche tre delle liste che sostengono Carlo Guccione
Un terremoto elettorale a Palazzo dei Bruzi. Il duo di Forza Italia, i deputati Jole Santelli e Roberto Occhiuto, hanno inviato una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Angelino Alfano poiché a loro dire tre liste che sostengono il candidato sindaco del Pd Carlo Guccione sarebbero irregolari. Lo deducono – secondo il loro punta di vista – dal fatto che liste presentate entro sabato scorso alla commissione elettorale di Palazzo dei Bruzi sarebbero state depositate fotocopiate e non in originale così come prevede la legge. Tra le varie contestazioni spicca quella relativa alla lista “Per Cosenza oltre i colori” il cui ispiratore è Giacomo Mancini e le altre finite nel mirino del partito di Forza Italia sono quelle di “Orgoglio Brutio” e “Prima Cosenza” composta dalla famiglia Morrone. Le sottoscrizioni dunque sarebbero state fotocopiate a colori e la firma autentica sarebbe stata apposta su fotocopia. Nella missiva – si chiedono Santelli e Occhiuto – vi sarebbe riportata l’intenzione dei reclamanti di verificare se la commissione elettorale abbia segnalato le presunte anomalie al Viminale e se la stessa commissione abbia provveduto ad inviare gli atti in Procura per le determinazioni del caso. Le altre contestazioni sarebbero rivolte al Movimento Cinque Stelle.
La replica di Mancini e Morrone
Intanto Giacomo Mancini e Luca Morrone respingono al mittente i presunti errori e attaccano i due ex compagni di partito: «Le liste “Per Cosenza oltre i colori” e “Prima Cosenza” sono in regola e rispettano tutti i requisiti previsti dalla legge. A certificarlo è stata la commissione elettorale del Comune di Cosenza (organo terzo e imparziale) che ha svolto un lavoro di verifica serio e minuzioso. Si rassegnino i parlamentari Santelli e Occhiuto che ormai sono mossi dalla disperazione. Hanno infatti chiaro anche loro che l’unico modo perché possa prevalere Occhiuto alle elezioni di giugno è quello di escludere dalla contesa tutti i candidati e tutte le liste concorrenti».
La nota del Pd
Dopo Mancini e Morrone ecco la nota del Pd di Cosenza. «Prima dicevano “ci vediamo a Giugno”, poi hanno detto che si vota il 3 Giugno forse per disorientare gli elettori, poi hanno taciuto quando un’inchiesta giornalistica ha svelato il meccanismo con cui il Comune di Cosenza paga i debiti personali di Occhiuto, oggi la coppia Jole Santelli e Roberto Occhiuto vorrebbe addirittura escludere dalla competizione elettorale tutte le liste che non sostengono Mario Occhiuto. E’ come se una squadra di calcio chieda disperatamente all’arbitro di non far scendere in campo gli avversari per paura di perdere per poi vantarsi di aver vinto. Insomma dopo aver utilizzato Comune e Provincia di Cosenza per mantenere in piedi la maggioranza di Mario Occhiuto e costretto i destinatari di incarichi e consulenze a candidarsi in liste vuote e piene di non residenti a Cosenza, vorrebbero anche far parte della Commissione elettorale, del TAR e del Consiglio di Stato. La realtà è che hanno paura di perdere il proprio potere e le elezioni. Forse in questi giorni si sono fotocopiati il cervello e non riescono più ad esprimere concetti razionali e intelligenti. Gli siamo vicini umanamente per gli attacchi di panico e gli stati d’ansia, ma purtroppo per loro non possiamo ritirarci dalle elezioni e per un motivo molto semplice: le vinciamo».
Seguono aggiornamenti

Articoli correlati